Tra pochi giorni prenderà il via il Torino Film Festival 2018 e tra i film presenti nella selezione ufficiale è incluso “Colette” di Wash Westmoreland.
Per vedere il film nelle sale italiane bisognerà aspettare il prossimo 6 dicembre. I protagonisti di “Colette” sono Keira Knightley e Dominic West, la storia racconta della scrittrice Sidonie-Gabrielle Colette. Nella Parigi di fine Ottocento, l’autrice riuscì a distinguersi per il suo anticonformismo, in qualità di donna libera da ogni convenzione.
La pellicola è diretta dal regista britannico Wash Westmoreland, che ha mosso i primi passi nell’industria pornografica per poi passare al cinema. Da “The Fluffer” del 2001, che parla proprio dell’industria pornografica gay, è passato all’apprezzatissimo “Non è peccato – La Quinceañera“, “The last of Robin Hood” e “Still Alice“, con il quale Julianne Moore si è aggiudicata un premio Oscar come migliore attrice protagonista. Westmoreland si è affermato ormai da tempo nel mondo del cinema indipendente e anche questo suo ultimo lavoro, “Colette“, è passato per il Sundance Film Festival. Inoltre ha ottenuto quattro candidature ai British Independent Film Awards 2018.
Colette, la sinossi
La storia di Sidonie-Gabrielle Colette, l’autrice più innovativa e spregiudicata della Belle Époque parigina.
Nata e cresciuta in un piccolo centro della campagna francese, Colette arriva nella Parigi di fine Ottocento dopo aver sposato Willy, un ambizioso impresario letterario. Affascinata dalla vivacità intellettuale dei salotti della capitale e spinta a scrivere dal marito, Colette riprende i suoi scritti di scuola e dà alla luce una serie di libri pubblicati con il nome di Willy. I romanzi diventano ben presto un fenomeno letterario e la loro protagonista – Claudine – un’icona della cultura pop parigina, oltre che un simbolo di libertà femminile.
Mentre cresce insieme alla sua Claudine, diventando sempre più consapevole di se stessa, Colette decide di porre fine al suo matrimonio e inizia una battaglia per rivendicare la proprietà delle sue opere e guadagnare la sospirata emancipazione sociale.