Kim Kardashian non ha mai nascosto la sua passione per la politica ma le polemiche non sono mancate dopo il suo incontro con Donald Trump.
La socialite, moglie di Kanye West e madre di tre figli, ha incontrato il Presidente USA per chiedere la grazia di Alice Marie Johnson. Quest’ultima è una donna afroamericana di 62 anni, in carcere da oltre 20 per un crimine di droga non violento. Alice è stata condannata all’ergastolo e Kim Kardashian ha offerto tutto il suo supporto per la causa, mettendole a disposizione anche un team di avvocati. Nelle sue storie pubblicate su Instagram, la Kardashian ha pubblicato la lettera di ringraziamento inviatale da Alice Marie Johnson. La donna, tra le altre cose, le ha scritto:
Lei mi sta letteralmente aiutando a salvarmi la vita e a rimettere insieme la mia famiglia. Stavo annegando e lei mi ha lanciato un giubbotto di salvataggio, mi ha dato la speranza che un giorno potrò toglierlo.
Donald Trump ha pubblicato una foto insieme alla star dei reality nello studio ovale della Casa Bianca. Ha scritto che lui e Kim Kardashian hanno discusso della riforma carceraria e delle condanne. Ovviamente sia il presidente che la sua ospite sono stati travolti dalle polemiche, in molti sostengono che questa “collaborazione” debba essere vista con occhi diversi poiché si tratta di una buona causa.
L’impegno attivo di Kim Kardashian
Star della tv e imprenditrice di successo, Kim Kardashian non disdegnerebbe il ruolo di first lady alla Casa Bianca. Lo ha ammesso quando Kanye West ha dichiarato di volersi candidare alle elezioni del 2020. Lei nella scorsa campagna elettorale ha supportato Hillary Clinton, mentre il marito di recente ha dimostrato di essere un sostenitore di Trump. Nelle scorse ore Kim è stata criticata per il suo incontro con il Presidente. Da anni è comunque attiva in ambito politico, lo era anche ai tempi di Barack Obama. All’ex Presidente aveva chiesto supporto per il riconoscimento del genocidio armeno da parte dei turchi. Kim Kardashian, infatti, ha origini armene e da molti anni si batte per il riconoscimento di questi fatti, supportando il popolo armeno e sostenendo di essere orgogliosa delle sue radici.