Il nuovo numero di Vanity Fair è dedicato alla star del momento: l’italo-americana Lady Gaga, un vero e proprio fenomeno di costume, che ha iniziato travolgendo il mondo della musica, per poi influenzare anche la moda, finendo per parlare di politica. Sì, perché Lady Gaga è stata sempre attiva per supportare i diritti degli omosessuali e per difendere le donne e tutte le persone più deboli, visto che proprio lei si è lasciata alle spalle un passato non poco difficile. Lady Gaga non spicca di certo per la sua bellezza, ma si è dimostrata una grande artista ed ha così ottenuto il suo riscatto, alla faccia di quelli che a scuola la chiamavano “dentona” e “nasona”, mentre lei non vorrebbe far nulla per cambiare il suo naso:
Io cambio tutti i giorni pettinatura, trucco e unghie. Molto più divertente che andare dal chirurgo! Ecco, magari, dopo che avrò avuto un figlio, mi rifarò il seno.
E a proposito di figli, Lady Gaga è appena tornata single e forse per il momento è meglio evitare l’argomento. Stephanie Angelina Germanotta è fiera delle sue origini italiane e ribadisce il suo grande amore per il nonno, Giuseppe Germanotta, scomparso pochi mesi fa. Diventare Lady Gaga, per la cantante, è stata una vera e propria salvezza, come spiega lei stessa:
Diventare Lady Gaga è stata la mia salvezza. Così mi sono sbarazzata di tante paure, così mi sono lasciata alle spalle anni di rifiuti e negatività, troppi brutti ricordi di quando andavo a scuola.
Nel suo ultimo brano, “Goverment Hooker“, Lady Gaga parla del rapporto tra le donne ed il potere, con un verso che recita “I love you Papito”, molto probabilmente un chiaro riferimento alle vicende politiche italiane. Lady Gaga non disprezza le donne che vanno a letto per i potenti, ma vorrebbe sapere cosa pensano in quei momenti. Inoltre, pensa sia giusto che ne approfittino, se l’occasione è loro favorevole. Il sesso, dopotutto, è uno strumento molto potente. Anche su questo punto Gaga ha le idee parecchio chiare, ma la cosa fondamentale, per lei, è che le donne si sentissero sempre forti.