Ritorniamo a parlare della modella-cantante Lana Del Rey che ritorna con il progetto di cui vi abbiamo ampiamente parlato “Born To Die – The Paradise Edition” che sarà una riedizione assolutamente speciale del suo album di debutto (anche se qui vi è sempre una nota a margine da fare, visto che in realtà Lana aveva precedentemente già fatto lavori di altro tipo). Detto questo, passiamo subito ad approfondire il video di “Ride“, primo singolo tratto da questo progetto. Le cose da dire sono molte: innanzitutto la durata, in quanto il videoclip supera addirittura i 10 minuti anche se, la prima parte è un’introduzione alla canzone, raccontata sempre dalla voce di Lana Del Rey. Come si legge nelle battute finali di “Ride” esso è stato girato da Anthony Mandler e scritto dalla stessa protagonista assoluta di tutto quando si tratta del mondo che le gira attorno.
Un’altra osservazione sicuramente da tenere in considerazione è l’amore-odio che Lana Del Rey suscita: se siete nella fetta di fan della cantante statunitense probabilmente questo video vi piacerà molto in quanto riprende lo stile dei videoclip passati, degli infiniti primo piano passando dai dettagli che ruotano attorno al suo corpo e nel momento dei live; se siete nella parte di coloro che non amano per nulla la giovane promessa internazionale, questo video probabilmente o vi annoierà o troverà un vostro parere negativo a riguardo. La storia si può riassumere come una Lana selvaggia che viene ripresa in diversi momenti della sua vita. Abbondante presenza di motociclisti che sembrano avere un fascino altamente particolare per la protagonista, così come le ambientazioni classiche della “vita da strada americana”, ossia strade infinite e deserto. Il progetto di Lana Del Rey uscirà fra circa un mese, data attestata per il 13 novembre ma, la cantante ha certamente iniziato a far parlare di sé già da questo video particolare.
Lana Del Rey – Ride – Screenshot“Ride” fa parte del gruppo di otto inediti che sono stati allegati proprio a questo disco già pubblicato in precedenza dalla Del Rey ossia “Born to die”. La piccola grande star si vede immediatamente che ama stare davanti alla telecamera, ammicca continuamente, sguardo fisso verso il regista quasi voglia convincere il pubblico. Il tutto termina con una ambientazione e scenografia ispirata agli indiani d’America dove Lana sfoggia, bardata con tanto di copricapo di piume, una pistola. I momenti, a mio personale avviso, più riusciti sono quelli che mostrano la cantante sul palco in quanto il video risulta essere molto più semplice e lineare.
Come dicevamo all’inizio, i primi circa 3 minuti abbondanti consistono in un lento monologo di Lana Del Rey che può, se non siete particolarmente amanti dei monologhi, annoiare molto l’ascoltatore. Superata questa parte, inizia il video vero e proprio dove le peculiarità della Del Rey non cambiano: stile retro’, molte immagini “classiche” del suo repertorio, abbondanza di primi piani, abiti seducenti e uno stile degli anni che furono il quale costituisce una parte fondamentale e, forse, imprescindibile proprio di Lana Del Rey. Discutibili gli uomini scelti per apparire in questo video; se eravamo abituati a veder sguazzare Lana in piscina con un aitante giovanotto, qui ci troviamo davanti a motociclisti rudi e crudi che stridono profondamente con l’immagine della giovane promessa della musica internazionale.
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