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Le Capre a Sonagli su The Passenger

Inauguriamo la nuova rubrica di MelodicaMente “The Passenger – La Musica nuova passa da qui” con un gruppo bergamasco che si sta sempre più ritagliando una propria fetta di pubblico, riscuotendo una notevole considerazione nell’ambiente locale e non solo. La nostra proposta della settimana è Le Capre a Sonagli, band che ha iniziato a suonare nel 2000 quando, con il nome di Mercuryo Cromo, la formazione si fece notare dividendo il palco con alcune realtà underground come i Sick Tamburo e gli Zen Cirus. Dopo l’esordio con “Nuovi Colori” targato 2005, nel 2008 il gruppo ha pubblicato il promo “Mercuryo Promo”. Nel frattempo la band si è destreggiata fra vari concorsi a livello nazionale, ricevendo ottimi riscontri sia di critica che di pubblico.

Per i Mercuryo Cromo anche una apertura prestigiosa quale il concerto degli Afterhours al Lazzaretto di Bergamo. Dopo altre sperimentazioni e la lavorazione di nuove canzoni, il gruppo nel 2011 decide di cambiare nome divenendo così una nuova realtà. Nascono quindi Le Capre a Sonagli, progetto che vede la luce ufficialmente il 1° aprile 2011 con la presentazione dell’omonimo album che ha visto la registrazione, produzione e mixaggio completamente a cura della band. Durante questo anno e mezzo la formazione si è data da fare nella promozione e presentazione di “SAdiCAPRA“, lavoro che, ancor prima di uscire, acquisì nomine prestigiose e un considerevole interesse da parte del pubblico.

Le Capre a Sonagli
Le Capre a Sonagli | © Alessandra Beltrame

A Tu per Tu con Le Capre a Sonagli

MelodicaMente, prima di proporvi l’ascolto di alcuni brani online della band, ha scambiato quattro chiacchiere con Le Capre a Sonagli, ecco la breve intervista.

1. All’inizio della vostra carriera vi chiamavate “Mercuryo Cromo”, come mai avete cambiato nome in “Le Capre a Sonagli” e perché avete scelto un nome simile che ricorre, oltre che nel nome della formazione, anche nelle artwork e nei titoli dei dischi?

Abbiamo sentito tutti la necessità di un cambiamento per far fronte ad una voglia di sperimentare e di uscire dagli schemi, visto che i Mercuryo Cromo esistevano da molto tempo, e avevamo voglia di sfogare nuove idee ed influenze. Il nome è nato in una serata un po’ balorda quasi per scherzo ma nei giorni successivi ci ha perseguitato, si può dire che è stato il nome a sceglierci. Ovviamente l’immagine della capra ha un sapore molto forte che ha preso il sopravvento invadendo ogni campo, dall’artwork al titolo del primo album fino anche al titolo di qualche canzone.

 2. La vostra è la storia di una gavetta a tutti gli effetti ma, nel corso del tempo, vi siete tolti diverse soddisfazioni come quella di aprire il concerto degli Afterhours. Qual è il vostro parere sulla band di Manuel Agnelli e soci? C’è qualche altra formazione che avete conosciuto sul palco e vi ha particolarmente colpito?

E’ stato per noi davvero un onore aprire il concerto degli Afterhours e loro sicuramente sono una band che ha fatto molto nella scena indipendente italiana e non ci lascia indifferenti. Un altra band che ci ha colpito molto e con cui abbiamo condiviso il palco l’anno scorso sono stati gli Asian Dub Foundation che ci hanno fatto ballare di brutto!

3. Quali sono i progetti futuri de “Le Capre a Sonagli”?

In questo momento siamo in tour per portare in giro il nostro album “Sadicapra”, supportati da “Appropolipo Records”, la nostra etichetta indipendente, che ci vede impegnati coi “fratelli” Sakee Sed. Per il futuro invece stiamo lavorando alla realizzazione del nostro secondo videoclip che vedrà la luce ad inizio anno prossimo.

“SAdiCAPRA”: l’ascolto e il commento

Se volete ascoltare in Streaming l’ultimo lavoro della band, l’album è disponibile su XL Repubblica: l’ascolto de Le Capre a Sonagli – “SAdiCAPRA”.

Le Capre a Sonagli - SAdiCapra - Artwork
Le Capre a Sonagli – SAdiCapra – Artwork

Le Capre a Sonagli sono una realtà molto affascinante del panorama musicale attuale. “SAdiCAPRA” è definito come un viaggio ed ogni canzone è pensata per essere un luogo, una situazione completamente a sé. Nel disco, infatti, troviamo diversi suoni che si amalgamano proprio per creare un mondo il più possibile variabile senza però mai essere snaturato, se mai, un pizzico folle. Una band che prende a piene mani da suoni internazionali e, nel complesso, risulta poco italiana anche se i testi sono scritti proprio in italiano.

Paragonati, forse anche troppo, a i Pan Del Diavolo, la band risulta comunque avere un’originalità e una convinzione musicale spiccata. Una gavetta, come abbiamo potuto apprendere mediante la biografia della formazione, che ha permesso a Le Capre a Sonagli innanzitutto di sperimentare ma anche di conoscere l’ambiente con la quale è doveroso scontrarsi o, in taluni casi, incontrarsi.

MelodicaMente ha scelto di proporvi Le Capre a Sonagli per la nuova rubrica The Passenger proprio per farvi conoscere una formazione nella quale magari non siete mai musicalmente inciampati ma che, rispettando sempre il genere underground – alternativo italiano, colpirà la vostra attenzione grazie ad una sana miscela di stravaganza, originalità e curiosità, senza dimenticare quel briciolo di follia che, in questi casi, non fa mai male.

Formazione:

Stefano Gipponi: voce, chitarra
Matteo Lodetti:
basso
Enrico Brugali: 
batteria, percussioni, elettronica
Giuseppe Falco:
chitarra, banjo, elettronica

Presenza Web:

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