Rodrigo Alves è conosciuto dal grande pubblico come “il Ken umano” per via degli oltre 60 interventi subiti per assomigliare alla celebre bambola.
Quelli de “Le Iene” hanno approfittato di questa sua debolezza per montare uno scherzo di pessimo gusto, che sta facendo molto discutere. Alessandro Di Sarno si è finto un regista e Giacomo Urtis, conosciuto come il chirurgo dei VIP, ha accompagnato Rodrigo Alves al provino. Da lì è iniziato il crescendo di umiliazioni nei confronti dell’uomo, diventato famoso in tutto il mondo per la sua ossessione.
La proposta indecente
In questi anni Rodrigo Alves si è sottoposto a 62 interventi per rendersi quanto più simile possibile a Ken. Con la scusa di un contratto milionario a Hollywood, quelli de “Le Iene” hanno convinto Alves di non essere perfetto per la parte – giocando sulla sua più grande debolezza. Per essere un vero Ken, infatti, avrebbe dovuto acconsentire alla rimozione dei genitali. Nel corso di questi pessimi 20 minuti di televisione, Alessandro Di Sarno ha continuato a ripetere quanto siano grandi e ingombranti i genitali di Alves e ha sottolineato che se davvero vuole essere perfetto, deve diventare una bambola a tutti gli effetti, giocando sul senso di colpa. Perfino Rodrigo Alves, ossessionato dall’idea di bellezza e perfezione, ha avuto più buon senso di un’intera redazione. L’uomo, ritrovatosi in seria difficoltà, ha spiegato all’amico (se così si può chiamare) Urtis di aver sempre fatto le operazioni per se stesso e non per gli altri. Inoltre è cosciente dei rischi e della gravità di un’operazione come quella richiesta e non è interessato ad arrivare a un compromesso così drastico solo per amore del successo. “Io sono felice così”, dichiara confuso e disorientato, reclamando la propria dignità.
Sui social si sono scatenate immediatamente le polemiche. Lo scherzo, infatti, è stato considerato di cattivo gusto dalla maggior parte degli spettatori. “Le Iene” ha superato il limite e non è la prima volta che succede. In questo caso, però, il programma ha giocato sul punto debole di una persona, umiliandola di fronte alle telecamere, analizzando ogni parte del suo corpo al millimetro con il solo scopo di far ridere il pubblico a casa. Senza nemmeno riuscirci. Uno spettacolo pietoso.