Le Luci della Centrale Elettrica sono stati il grande fenomeno cosiddetto “alternativo” degli ultimi anni: Vasco Brondi ha convinto critica e pubblico con il suo cantautorato efficace e che punta dritto alla società moderna. Per la data conclusiva del suo tour, Le Luci della Centrale Elettrica, hanno voluto puntare in alto e, il prossimo 3 settembre al Teatro Romano di Verona ci saranno degli ospiti davvero illustri.
Manuel Agnelli degli Afterhours ma anche Rachele Bastreghi dei Baustelle faranno parte della data conclusiva del tour di Vasco Brondi. Le guest star, però, non sembrano finire qui, infatti al live parteciperanno anche Giorgio Canali e Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti.
Vasco Brondi ha spiegato questo prossimo live con le seguenti parole: “Sarà un concerto particolare, con me ci saranno alcuni amici e ospiti che negli ultimi quattro anni, ma anche negli anni precedenti, prima di conoscerli direttamente, sono stati importanti per me”.
Ancora una volta emergono le influenze musicali del cantautore ferrarese che ha poi continuato dicendo: “Suoneremo assieme delle loro canzoni e loro suoneranno con noi qualcosa delle luci. Con Rachele faremo per la prima volta ‘Un campo lungo cinematografico’, la canzone scritta per il film ‘Ruggine’ di Daniele Gaglianone. Con Giorgio ci sarà anche un momento sul palco da soli io e lui come in tutto il tour del lungo inverno del 2008. Davide disegnerà dietro di noi, una specie di scenografia in movimento e interverrà anche qualche altro allegro ragazzo morto. Con Manuel dopo l’esperienza fortissima con loro nel tour teatrale degli Afterhours mi piaceva l’idea che ci fosse in questo finale dove suonerà anche come componente aggiuntivo del gruppo per alcuni pezzi. Ci saranno sempre Lorenzo Corti alla chitarra elettrica, Sebastiano De Gennaro alla batteria e agli altri attrezzi, Giovanni Ferrario alle frequenze basse e per questi ‘fuochi artificiali’ anche Rodrigo D’Erasmo al violino elettrico”.
Un progetto che sta prendendo sempre più forma quello di Vasco Brondi che ha esordito con un demo autoprodotto nel 2007. Solo qualche mese dopo, nel 2008, ha pubblicato l’album d’esordio “Canzoni da spiaggia deturpata”, prodotto da Giorgio Canali, presente proprio in questa data conclusiva del tour.
L’esordio di Vasco Brondi è stato fulminante: la critica di settore l’ha subito eletto come nuovo rappresentante dell’indie ma soprattutto del cantautorato italiano. Il disco ha, inoltre, ricevuto anche un ottimo consenso di pubblico oltre che di critica. Si menzionano la Targa Tenco sempre assegnatagli nel 2008 come Miglior Opera Prima dell’anno. Vasco Brondi, nel corso di questi anni, si è confermato come un animale da palcoscenico: con il suo primo tour ha realizzato più di duecento date in tutta Italia e, anche con il secondo disco, pubblicato nel 2010, il cantautore ha portato la sua musica in molte date.
“Per ora noi la chiameremo felicità” è un dipinto molto simile al precedente disco d’esordio ma con una vena polemica ancora maggiore, se possibile. Vasco Brondi, inoltre, parteciperà anche al Festival di Venezia. Nel corso dei prossimi giorni vi sarà la presentazione in concorso di Ruggine, il nuovo film di Daniele Gaglianone, tratto dal romanzo di Stefano Massaron. Le Luci Della Centrale Elettrica hanno collaborato proprio con il registra per la scrittura e realizzazione del brano “Un campo lungo cinematografico” di cui vi proponiamo il video di seguito.
Daniele Gaglianone ha spiegato che è stato proprio lui a contattare Vasco Brondi per scrivere la canzone poi inserita nel film. Ecco le parole del regista: “Tre anni fa, Walter Magri – uno degli autori delle colonne sonore dei miei due ultimi film insieme a Evandro Fornasier e Massimo Miride – mi invitò ad andare ad un concerto di un certo Vasco Brondi… Non sapevo nulla di lui. Uno degli argomenti che mi spinsero ad accettare fu la sensazione di Walter: «Secondo me questo ragazzo ha visto Nemmeno il destino» Qualche mese fa, mentre stavo ultimando la lavorazione di Ruggine, Gibilterra mi manda l’ultimo cd delle Luci. Resto folgorato da un pezzo, Quando tornerai dall’estero. […] Incontro Vasco di passaggio a Torino. Gli propongo una cosa. Gli dò una copia lavoro di Ruggine. Se il film lo ispira può provare a scrivere la canzone per i titoli di coda. Ha solo una settimana di tempo per capire se può farcela o no, perché devo chiudere il film. Vasco è sinceramente emozionato dalla proposta anche perché mi rivela che… Nemmeno il destino è un film che lo ha scosso profondamente! (Aveva ragione Walter…) Vasco è un po’ sconsolato perché i tempi sono ristretti e lui di solito ci mette molto di più a scrivere una canzone. Ci salutiamo, felici dell’incontro ma consapevoli che mi dovrò accontentare di Quando tornerai dall’estero. Dopo 4 giorni Vasco mi invia un demo che ha registrato a casa sua. Un campo lungo cinematografico. E così adesso, quando la canzone di Vasco entra nel finale, sembra che sia là da sempre, pronta ad aspettare i personaggi e ad accompagnarli in un incontro sospeso nel tempo e nello spazio”.
Il talento di Vasco Brondi è davvero indiscutibile. Intanto, ecco il pezzo che sarà inserito nella colonna sonora di “Ruggine”, “Un campo lungo cinematografico”:
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