Spingere con la forza e non tacere. Dovete usare la vostra forza per sovvertire, protestare. Fatelo voi che siete giovani. Io non ho più l’età. Succederà che questo schermo rimarrà nero, senza immagini, senza parole. Succederà che i lavoratori di domani di cinema e televisione non avranno un futuro. Perché si sta tagliando il loro presente, si stanno negando i loro diritti di studenti. Succederà che l’unica scuola di cinema e televisione pubblica in Italia perderà materie fondamentali. E succederà anche che non sarà l’unica. Ragionieri, geometri, agrari,educatori, ricercatori tutti nella stessa barca, anzi, tutti parte di una nuova armata Brancaleone.
Il Ministro Bondi, ormai è chiaro, non apprezza la voce del dissenso. Lo avevamo già capito dal suo rifiuto di presentarsi a Cannes a causa della presenza della Guzzanti con “Draquila“, ma il ministro è andato ben oltre, anche Mario Monicelli per lui è troppo. Il regista 95enne ha esortato i giovani a ribellarsi e a protestare contro i continui tagli alla cultura, ma il ministro reputa che le parole di Monicelli siano gravi e che gli intellettuali come lui non si rendano conto delle conseguenze che le loro parole possono avere. Voi cosa pensate, invece, delle parole di Monicelli e del parere di Bondi?