Ascoltando le canzoni, soprattutto in estate, avrai pensato almeno una volta che scrivere un tormentone, dopotutto, non deve essere così difficile.
Ogni anno le canzoni che finiscono per perseguitarci in radio hanno degli ingredienti in comune. Abbiamo deciso di raccoglierli tutti, così potranno esserti utili nel caso in cui decidessi di sfidare Giusy Ferreri la prossima estate.
Un testo semplice
La prima regola per scrivere un tormentone perfetto, ovviamente, riguarda il testo. Deve essere estremamente semplice, facile da ricordare. Deve fare leva su tutte le emozioni che l’estate comporta: mare, profumo di mare, luglio col bene che ti voglio, la playa e la noche.
Musica latina
La musica latina è la regina indiscussa dell’estate. In particolare pop latino e reggaeton, perché quando ascolti un tormentone devi avere immediatamente voglia di ballare. E per avere voglia di ballare, anche se sei peggio di Brontolo dei sette nani, non c’è niente di meglio che la musica latina.
Un po’ di spagnolo: le basi
Se la musica è latina, serve un po’ di spagnolo. Non è necessario che tutta la canzone sia in lingua ma alcune parole, come quelle già citate, ci devono sempre essere. Per qualche misterioso motivo l’estate ormai è diventata sinonimo di spagnolo, perfino il grande Gigi D’Alessio sa Como suena el corazón. In alternativa, va bene il portoghese ma, ancora meglio, il salentino.
Gli elementi immancabili
Il corazòn di certo non può mancare nell’elenco degli ingredienti di un vero tormentone. Bisogna scegliere mete più o meno esotiche, che riportino la mente alle vacanze e al divertimento. Può essere Puerto Rico così come Ostia Lido, per creare un tormentone à la J-Ax, oppure può essere Frosinone, se vuoi essere indie. Se invece vuoi entrare nell’Olimpo del pop, ti basterà osservare la vetrina di un’agenzia viaggi e vedere quali sono le mete più gettonate. Menziona un paio di cocktail, un paio di elementi atmosferici per ricreare la stagione, delle attività divertenti e spensierate e ci sei quasi.
La passione
La spensieratezza estiva riporta immancabilmente a qualche avventura romantica. Non importa quale sia l’argomento del tuo testo (e non è detto che debba essercene uno), l’importante è che ci sia sempre una storia passionale. Più è passionale, più ti avvicini al livello Luis Fonsi, quindi vuol dire che stai facendo bene.
Titolo, cocktail e colori
Immagina il titolo del tuo tormentone: deve essere il più breve possibile, perché deve rimanere impresso. Prendi come esempio i tormentoni 2019: Calmo, Ostia Lido, Mambo Salentino, Jambo. Considerato che anche l’occhio vuole la sua parte, devi pensare anche al fattore video: persone che tengono in mano cocktail, tutti poco vestiti ma con abiti coloratissimi, tutti ridono e si divertono come matti.
Il ritornello
La parte più importante di un tormentone, non prendiamoci in giro, è il ritornello. Deve essere catchy, quindi è la parte più impegnativa. Devi pensare a un ritornello che rimanga impresso, che sia orecchiabile al punto da avere voglia di cantarlo e ascoltarlo all’infinito. Quindi esercitati con le rime: sole, cuore, amore. Qui non stiamo cercando il nuovo Giacomo Leopardi, la banalità è più che benvenuta! I tormentoni si assomigliano un po’ tutti, per iniziare puoi studiare e ascoltare i vecchi e trarre ispirazione.
La release
Considera il brano come una piantina, che ha un preciso periodo di semina e uno per il raccolto. Sembra di poco conto ma il periodo d’uscita di un tormentone non è mai casuale. I pezzi più seri, infatti, fanno sempre capolino verso aprile. Partono in sordina, si insidiano nella tua mente, la preparano all’estate e fanno pensare al caldo e al divertimento. Quando arriva giugno e stai desiderando l’estate con tutto il cuore, la canzone sarà finalmente pronta a sbocciare.
Photo by Alex Holyoake