L’attrice Lindsay Lohan è la protagonista del nuovo numero di Vanity Fair. Appena tornata in libertà dopo gli arresti domiciliari, LiLo ha compiuto 25 anni e si prepara ad affrontare una nuova vita, possibilmente diversa da quella che ha condotto finora, tra eccessi di ogni genere e centri di riabilitazione. L’unica condanna è stata per il furto di una collana, l’attrice ha optato per il no contest, quindi non si è dichiarata nè colpevole nè innocente, per evitare di finire in carcere senza motivo, ma scontando comunque una piccola pena:
Non ho rubato quella collana. Ho scelto di non dichiararmi né colpevole né innocente, altrimenti rischiavo di finire in prigione senza, lo ribadisco, aver fatto niente. Lei ha visto i miei gioielli: le sembra che abbia bisogno di andare in giro a rubare? La convocazione in tribunale dopo il test sull’alcol, poi, non aveva fondamento. Chi ha cercato di incastrarmi aveva torto: lo ha detto anche il giudice. […] Finalmente posso uscire di casa, e inizierò subito a prestare volontariato al Centro di accoglienza femminile che si trova qui a Los Angeles. È un posto dove le donne possono cercare di ricostruire le loro vite. Peccato che non ci siano anche bambini: mi sarebbe piaciuto lavorare con loro, sono la mia passione. […] Alla fine di agosto terminerò il volontariato, e a ottobre comincerò a lavorare. Spero di passare i prossimi anni sul set.
E la recitazione è l’amore principale di Lindsay, che ha iniziato a recitare quando era davvero giovanissima e già aveva iniziato ad apprezzare molto l’idea di stare al centro dell’attenzione:
Eravamo a East Hampton, le foto erano per Vogue Bambini, la mia prima copertina. Per essere su quel set, avevo supplicato mia madre di dire alle maestre che ero malata. Ricordo benissimo la sensazione di quelle prime volte di fronte alla macchina fotografica: lo adoravo, letteralmente. Da ragazzina pregavo la mamma di portarmi ai provini. Mio padre non ha mai fatto davvero parte della mia vita, ma mia madre è sempre stata lì, l’unica persona su cui ho potuto contare.
Il rapporto tra Lindsay e Michael Lohan è stato sempre molto burrascoso, il padre è un’altra vittima degli eccessi e di recente Lindsay ha dichiarato di voler abbandonare una volta per tutte il suo cognome, per non essere più ricollegata alla figura del padre. Il prossimo progetto cinematografico, sarà il biopic su John Gotti, con John Travolta:
La sceneggiatura è stata riscritta per dare più spazio al mio personaggio, Kim. Barry Levinson è il regista, Al Pacino sta per firmare, John Travolta l’ha già fatto: sarà lui il protagonista.
Tornando alle questioni giudiziarie, oltre ad essere pronta per la sua nuova vita, Lindsay ha anche una giustificazione che ritiene valida:
Che cosa ho fatto di terribile? Quando sono stata dentro, mi sono ritrovata seduta a fianco di donne che avevano ammazzato qualcuno. A meno che tu non sia un killer, non vedo una ragione per stare lì. Io non ho mai fatto del male a nessuno, se non a me stessa. Tutti attraversano periodi no. Io sto lottando per uscirne. E ho abbastanza coraggio da farlo in pubblico.
E voi, siete d’accordo?