Consueto appuntamento con i migliori e i peggiori del turno appena andato agli archivi.
Migliore di giornata sicuramente il camerunense Samuel Eto’o: il bomber nerazzurro disputa una partita impressionante sotto ogni punto di vista, i gol sono uno più bello dell’altro (permettetemi di dire che il secondo è una meraviglia di opportunismo, tecnica e puro istinto da cannoniere di razza visto che se si colpisce il pallone in rovesciata non si ha la visione della porta poichè le si volta le spalle). Non segnava da Dicembre, ha ampiamente ripagato le attese togliendo le castagne dal fuoco all’Inter che un pò era andata in sofferenza contro il fanalino di coda Livorno. Semplicemente mattatore.
Al secondo posto mettiamo la Roma. La squadra di Claudio Ranieri è imbattuta ormai da 20 giornate e i meriti del tecnico, così come dei giocatori, si vedono tutti. Sabato scontro scudetto contro la capolista e non sarà certamente una partita da perdere. Peccato per i Capitolini i punti buttati tra andata e ritorno con il modestissimo Livorno (1 punto in 2 partite!). Fortemente spreconi.
Gradino più basso del podio per l’Atalanta ed il suo gioiellino Jaime Valdes: doppietta per il cileno che trascina i suoi al limite della zona salvezza, 2 vittorie consecutive su 2 partite casalinghe erano un bottino d’obbligo e la squadra non ha tradito le aspettative dei tifosi. Praticamente di parola!
E passiamo ai peggiori dove merita posto il Cagliari che da quando ha sentito in “saccoccia” la salvezza ha levato gli ormeggi per il paese dei balocchi: la squadra è la lontana parente rispetto a quella ammirata poche settimane fa e sta “sfregiando” un campionato che era bello come il David di Michelangelo. Inaspettatamente assenti.
Merita un posto, qui, anche l’arbitro di Genoa – Palermo (tale Paolo Valeri): qualcuno può spiegarmi cosa gli è accaduto da novantesimo in poi? ha segnalato un minuto di recupero per poi concederne 8 e al settimo di questi il Genoa ha pareggiato con un calcio di rigore. Estremamente in confusione.
Peggiore in assoluto nel 30esimo turno di Serie A (ma non solo, perchè in questa rubrica è quasi onnipresente in ogni giornata! a proposito consigliamo di fare l’abbonamento alla nostra rubrica!) la Juventus. Inutile soffermarsi sui singoli perchè per esaminare la cosa non basterebbe una giornata di tempo, ci limitiamo a dire che con questa stagione se n’è andato anche l’ultimo dei caratteri peculiari che ha sempre contraddistinto la società bianconera: stiamo parlando dell’orgoglio! Non si trovano più parole (in negativo ovviamente) per descrivere la stagione disputata, la squadra messa sù dai dirigenti, il gioco espresso dai protagonisti sul campo, l’affezione alla maglia che dovrebbe caratterizzare gli atleti che vestono le maglie più prestigiose al mondo per quanto riguarda le società di calcio. Quindi: senza parole!