“Lo chiamavano Jeeg Robot” dal 25 febbraio al cinema

Cresce l’attesa per “Lo chiamavano Jeeg Robot“, il film diretto da Gabriele Mainetti arriverà al cinema il 25 febbraio con protagonisti Luca Marinelli e Claudio Santamaria, ecco qualche clip dal film e dal backstage insieme ai trailer.

Lo chiamavano Jeeg Robot – La sinossi

Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere un forza sovraumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l’eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d’acciaio.

Contrariamente a quanti molti pensano, “Lo chiamavano Jeeg Robot” non è la trasposizione cinematografica del celebre manga giapponese, ma nasce come un omaggio tutto all’italiana.

Ilenia Pastorelli

Nel cast di “Lo chiamavano Jeeg Robot” vedrete un volto familiare, quello di Ilenia Pastorelli, che dai reality è passata al cinema. In molti infatti la ricorderanno come concorrente del “Grande Fratello“, è stata una delle concorrenti più apprezzate della dodicesima edizione. Nella casa era nata la sua storia d’amore con Rudolf Mernone, poi proseguita al di fuori e lontano dai riflettori. Per un po’ di tempo Ilenia non si è più vista, nel frattempo ha deciso di dedicarsi alla recitazione e ha ottenuto il ruolo di Alessia nel film di Gabriele Mainetti.

Lo chiamavano Jeeg Robot – Il fumetto

In attesa del 25 febbraio, data d’uscita del film, Lucky Red e La Gazzetta dello Sport hanno dato il via a un’altra iniziativa lanciando il fumetto basato sul film, che porta il suo stesso titolo. Scritto e curato da Roberto Recchioni (Dylan Dog) con i disegni di Giorgio Pontrelli e Stefano Simeone e i personaggi ispirati a quelli del film di Gabriele Mainetti, il fumetto è arrivato in edicola ieri 20 febbraio al prezzo di €2.50 con quattro copertine da collezione (le potete vedere nella gallery) realizzate da Leo Ortolani, Roberto Recchioni, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare.