Dopo essere stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2016, “Mademoiselle” arriva anche in Italia grazie a Microcinema e Film 9, si tratta del nuovo lavoro del regista sudcoreano Park Chan-Wook.
La storia è ambientata negli anni Trenta in Corea, durante il periodo dell’occupazione giapponese, il suo thriller erotico ha già riscosso successo a Cannes e adesso si prepara alla distribuzione in Italia. L’Amministratore Delegato di Microcinema Roberto Bassano ha affermato:
Siamo orgogliosi dell’acquisizione del film di un regista così prestigioso, che ha lasciato il segno con la sua cinematografia al Festival di Cannes. L’impianto narrativo e la cifra stilistica del racconto di Wook rientrano pienamente nelle linee editoriali di Microcinema. Lo rappresenteremo, con la passione che ci contraddistingue, dedicando il giusto impegno distributivo che un film così importante merita.
Mademoiselle, la sinossi
1930, Corea. Durante l’occupazione giapponese, una ragazza, Sookee, viene assunta come cameriera da un’ereditiera giapponese, Hideko, che conduce una vita isolata in una grande residenza di campagna, assieme al tirannico zio Kouzuki. Ma la cameriera nasconde un segreto. In effetti, è una ladra ingaggiata da un truffatore, che si spaccia per un conte giapponese, con l’obiettivo di aiutarlo a sedurre Hideko per convincerla a fuggire con lui, derubarla dei suoi averi e farla rinchiudere in un manicomio. Il piano sembra procedere alla perfezione, fino a quando Sookee e Hideko non iniziano a provare delle emozioni inaspettate…
Acclamato in tutto il mondo, Park Chan-Wook ha diretto la celebre “trilogia della vendetta”, composta da “Mr. Vendetta“, “Oldboy” e “Lady Vendetta“, usciti rispettivamente nel 2002, nel 2003 e nel 2005. Il suo primo lavoro risale al 1992 con “Moon Is the Sun’s Dream”. Nel 2013 ha girato il suo primo film “hollywoodiano”, si tratta di “Stoker“, con protagoniste Mia Wasikowska e Nicole Kidman. La passione per il cinema di Park Chan-Wook è nata nel periodo dell’università, quando insieme ai suoi compagni decise di fondare un circolo cinematografico. Prima di iniziare la sua fortunata carriera da regista ha lavorato anche come critico, per poi raggiungere l’apice della sua grande passione e anche del successo.