Il Chelsea, a distanza di dodici mesi dall’ultimo trofeo europeo, la Champions League, ottiene un altro titolo prestigioso: l‘Europa League. In finale, in un’Amterdam Arena gremita in ogni ordine di posto, i Blues hanno sconfitto i portoghesi del Benfica per 2-1 al 90′, proprio quando tutti si aspettavano i tempi supplementari, grazie ad un colpo di testa di Ivanovic. Per il Benfica, una mazzata tremenda: non solo quella persa con il Chelsea si tratta della settima finale continentale persa ma, a distanza di pochi giorni, i lusitani si sono visti beffare sia in campionato dal Porto nello scontro Scudetto, sia ieri sera dalla squadra di Rafa Benitez. In entrambi i casi, la beffa è arrivata in Zona Cesarini. La realtà è comunque diversa da quanto raccontato: il Benfica ha messo in mostra un ottimo gioco e a tratti ha saputo mettere in difficoltà gli avversari. Chiaramente, alla lunga, l’esperienza dei giocatori dei Blues è venuta fuori e quando ciò è accaduto non c’è stato niente da fare per i portoghesi. Il Chelsea, seppur per qualche giorno, può vantare un record molto particolare ovvero quello di essere contemporaneamente detentrice della Champions League e dell’Europa League, una cosa che nessuno prima aveva fatto.
VINCERE E SALUTARSI – Vincere e salutarsi: è un po’ questo il tema della finale di Amsterdam di ieri sera. Vale per l’allenatore Rafa Benitez così come per alcuni giocatori simbolo quali Frank Lampard e John Terry, due colonne inglesi che molto probabilmente lasceranno i Blues. Sicuramente Benitez se ne andrà ma lo farà a testa alta, dopo aver portato un trofeo a Londra. Il triste destino di un allenatore vincente. A volte non basta portare a casa coppe per rimanere: a Benitez è successo così ai tempi dell‘Inter (addio dopo Mondiale per Club) e si sta ripetendo al Chelsea. Ora è partito il toto panchina: per lo spagnolo è caldissima la pista che conduce a Napoli. A dirigere i Blues è ormai quasi scontato l’arrivo, o meglio il ritorno, di un certo Josè Mourinho.
VITTORIA CINICA – L’Europa League regalerà alle casse del Chelsea un premio di 12 milioni di euro: non che Abramovic fosse a secco, ma qualche soldo in più non fa mai male. Analizzando la partita, i Blues sono stati molto cinici e lo si è visto nell’occasione che ha permesso a Fernando Torres di portare i suoi in vantaggio. L’attaccante spagnolo, ritrovato rispetto a qualche stagione fa, è andato via a Luisao in contropiede prima di saltare il portiere e depositare il pallone in rete. Nella ripresa è arrivato il pari del Benfica su calcio di rigore concesso per fallo di mano di Azpilcueta. Dagli undici metri Cardozo non sbaglia. Nel finale la traversa colpita da Lampard faceva presagire i tempi supplementari ma all’ultimo respito, su un corner battuto benissimo da Mata, ecco lo stacco vincente di Ivanovic per il gol del definitivo 2-1. L’Europa League è del Chelsea.
