Margherita Zanatta e Andrea Cocco sono una delle poche coppie nate dal Grande Fratello che hanno dimostrato, nonostante i periodi di crisi, di essere veramente innamorati. Si sono messe insieme per caso, dopo una lunga permaneneza nella casa e hanno scoperto di essere molto affiatati sotto ogni punto di vista. Oggi la coppia del GF11 festeggia un anno di convivenza a dispetto di tutti coloro che non credevano nel loro amore, come rivela la stessa Margherita al numero di questa settimana del settimanle Visto, la coppia ha conquistato perfino la copertina. La Zanatta ha spiegato:
Quando mi sono fidanzata con Andrea, tanti mi hanno massacrata perché secondo loro un bellone così avrebbe meritato di meglio… Tutte le critiche che mi ha fatto certa gente dopo il Gf per via del mio fidanzamento con Andrea hanno rafforzato il mio carattere e accresciuto la mia autostima. Alcuni dicevano che ero troppo brutta per stare con Andrea, che la sua ex Szilvia, nonostante l’avesse tradito, era così bella che andava perdonata.
Nonostante i loro impegni professionali li costringono a stare separati per lunghi periodi di tempo, quando possono i due gieffini trascorrono ogni momento insieme ed hanno scelto di condividere anche la loro casa, appunto oggi la coppia festeggia un anno di convivenza. Per l’occasione i due piccioncini hanno festeggiato e lui le ha regalato un pegno del loro amore, come rivela ancora la stessa Margherita al giornale:
Andrea mi ha regalato un anello con sopra inciso ‘Ti amo’ in giapponese. Siamo felici, sogniamo una famiglia e tanti figli
Andrea e Margherita hanno trascorso l’estate separati per motivi di lavoro: lui è volato a New York per frequentare un corso di recitazione, mentre lei è rimasta in Italia per via del suo lavoro a Vero Tv. Superare questo lungo mese non è stato facile, ma loro ce l’hanno fatta:
Siamo stati lontani per un mese, è stato un tormento. Ma quando è tornato, sono andato a prenderlo con un abitino sexy e ci siamo barricati in casa per un giorno intero. La crisi? All’inizio c’è stata, ci ha insegnato a non parlare troppo della nostra storia in pubblico.