Dopo otto anni d’amore, quella che sembrava una delle coppie inossidabili del mondo dello spettacolo, è scoppiata: Max Biaggi ed Eleonora Pedron si sono detti addio definitivamente.
Nessuno si sarebbe aspettato un epilogo del genere, ma stando alle persone più vicine alla coppia, la crisi era nata già da diverso tempo, Max Biaggi le ha provate tutte per non perdere la compagna, ma adesso è Novella 2000 a svelare che tra i due la crisi era irreversibile ed ha portato ad un finale inaspettato per i fan della coppia, che ha anche due figli, Inés Angelica e Leon Alexander.
Il motivo principale della rottura proviene da Eleonora Pedron, che non sopportava più la solitudine nel principato di Monaco, aveva nostalgia dell’Italia. Lì viveva insieme al compagno e i due figli, ma per dedicarsi alla famiglia aveva praticamente abbandonato il suo lavoro nel mondo dello spettacolo, e questo è stato un altro punto dolente.
Eleonora Pedron e Max Biaggi | © Franco Origlia / Getty ImagesMax Biaggi ha provato a recuperare la situazione, abbandonando anche la sua grande passione per passare più tempo in famiglia, ma a quanto pare non è bastato e adesso sembra che farà ritorno a Roma, mentre Eleonora lascerà definitivamente il Principato per vivere a Milano.
Eletta Miss Italia nel 2002, Eleonora Pedron ha avuto una discreta carriera in tv, prima come “meteorina” su Rete 4, poi a “Sipario” e in qualche fiction e sit-com come “Così fan tutte” e “Donna Detective”. La sua ultima apparizione televisiva risale al Festival di Sanremo 2013, l’abbiamo vista all’Ariston tra i proclamatori, e presentava proprio con il compagno Max Biaggi i Modà.
Biaggi invece dopo aver collezionato successi su successi nel mondo del motociclismo, lo scorso novembre ha annunciato il suo ritiro dopo essere stato quattro volte campione del mondo per la classe 250 e due volte campione del mondo Superbike, l’ultima proprio nel 2012. Ancora non è arrivato nessun annuncio ufficiale sulla rottura da parte della coppia, attendiamo conferme, perché a quanto pare sulle smentite c’è davvero poco da sperare.