Lionel Messi. Basta il nome perché per un giocatore simile, ogni presentazione sarebbe superflua e fuori luogo. La Pulce, talento cristallino nato nel “recente” 1987, è ormai alla ribalta del panorama calcistico mondiale da molti anni nonostante i suoi 26 anni. Tutto questo per dire che l’età è tutta dalla parte di Messi. I grandi mostri sacri del passato, per arrivare a fare la metà di quello che ha ottenuto l’argentino, hanno impiegato molto più tempo di lui. Da mettere in conto poi che è difficile se non impossibile fare un paragone fra il calcio giocato in due epoche completamente differenti. Negli anni passati, diverse erano le tattiche, la mentalità dei giocatori e i soldi che giravano attorno al mondo del pallone. Oggi tutto è diverso, non esistono più le squadre “materasso” e il quoziente di difficoltà è aumentato come conseguenza della maggiore possibilità di accesso al calcio stesso: più persone giocano, più è difficile emergere. Ebbene, Messi ce l’ha fatta.
E’ emerso nonostante molte difficoltà, è esploso, ha vinto tutto e ha polverizzato ogni singolo record che fosse possibile distruggere. Oggi la Pulce viene considerato all’unanimità il giocatore più forte del mondo, lontano anni luce da Cristiano Ronaldo, il suo rivale più accreditato sia per i valori visti in campo, sia per il carattere dell’argentino. Mai gossip, mai un richiamo, un ritardo, un episodio sgradevole, niente di niente. Tutto questo è senza dubbio andato a influire nel giudizio complessivo di Messi come uomo oltre che come calciatore. Appurato il dominio attuale, di diversa lettura è quello relativo al “tutti i tempi”. Messi è davvero il giocatore più forte del mondo di tutti i tempi? Secondo la maggior parte degli statistici e opinionisti, sì. Non solo per i dati (gol segnati, coppe vinte, premi…) ma anche per il modo in cui Leo si è affermato nel calcio, fenomeno più unico che raro. In meno di un decennio, Messi è diventato un simbolo della Liga, della Catalogna, del Barcellona. Tutti sono ai suoi piedi e lui ripaga i suoi tifosi con gol e azioni da urlo. Si può immaginare un Messi lontano dal Barça? Nemmeno per idea e infatti ieri è avvenuto il tanto atteso prolungamento del contratto di Leo con il club blaugrana. L’argentino resterà in Spagna fino al 2018 con una clausola rescissoria da capogiro.
ANCORA INSIEME – Dal 2000 al 2004 Messi ha militato nelle giovanili del Barcellona. Successivamente l’approdo in prima squadra dove Leo è tutt’oggi il giocatore più rappresentativo. Andare via dal Barça è un’utopia. Impossibile pensare Messi con una maglia diversa da quella blaugrana se non con quella della nazionale argentina nella quale però Leo non riesce a emergere come in Liga. Il contratto di Messi con il Barcellona stava per scadere e, nella giornata di ieri, è arrivato il tanto atteso prolungamento. Il prolungamento prevede la permanenza della Pulce nel Barça fino al 2018, per l’esattezza fino al 31 giugno. In quell’anno, Messi avrà 31 anni. Ancora non sono state rese note le cifre dell’operazione allungo contratto ma, secondo quanto riportato dall’Ansa, Messi guadagnerà circa 12 milioni all’anno. Piccolo particolare: la clausola rescissoria del contratto ammonta a 250 milioni di euro. Se qualcuno volesse pagarla per avere il talento argentino, questo è quanto dovrà sborsare.