L’amore tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì è nato sul set di “Tutta la vita davanti”.
Nel gennaio 2009 i due convolavano a nozze e dal loro matrimonio sono nati due figli, Jacopo e Anna. In questi anni Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì hanno rappresentato una delle coppie più solide del cinema italiano. Il regista ha trasformato la moglie nella sua musa, offrendole dei ruoli perfetti per lei in “La prima cosa bella” e “La pazza gioia“.
La storia si è conclusa senza troppo clamore, senza video di coppia che annunciano l’addio in via ufficiale. Sono state avviate le procedure per la separazione ma, come sempre, regista e attrice hanno cercato di mantenere la massima discrezione.
I sospetti prima della conferma
A dare notizia dell’addio tra Virzì e la Ramazzotti è stata l’ANSA. Nei mesi scorsi i due sono stati visti poco insieme e aveva destato sospetto il fatto che si fossero presentati da soli sui red carpet dei rispettivi film. Quando il regista di “Notti magiche” non è arrivato accompagnato alla première del suo film, sembrava chiaro che qualcosa non andasse bene. Nemmeno lui era presente sul red carpet di “Ti presento Sofia“, film che ha come protagonista Micaela Ramazzotti. Sempre secondo quanto riporta l’ANSA, sarebbe stata proprio l’attrice a volere il divorzio:
Le motivazioni sono riservate, i gossip si rincorrono, la crisi era nell’aria da qualche tempo si sente dire, entrambi con personalità complicate, temperamento sanguigno lui, melanconico lei, e un’affinità che per tanti anni è stata anche artistica. Dolorosa come tutte le separazioni, in quella di Ramazzotti e Virzì è in gioco anche la storia professionale, nonostante a ben guardare la filmografia sono solo tre i lavori insieme, ma di quelli che lasciano il segno.
Nei giorni scorsi sono scoppiate anche le coppie Afef-Marco Tronchetti Provera, Matteo Salvini-Elisa Isoardi e Simona Ventura-Gerò Carraro. Se la prima coppia ha scelto la riservatezza, le altre due hanno optato per i social, finendo nuovamente sotto i riflettori e senza risparmiarsi qualche polemica.