Nella presentazione della partita avevamo messo in guardia il Palermo dal rischio di sottovalutare l’avversario sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista comportamentale. Il Thun pur non eccellendo tecnicamente ha nel gruppo e nell’agonismo due caratteristiche peculiari che hanno messo in crisi questa sera un Palermo sciupone e ancora imballato dai carichi della preparazione. Pioli schiera i suoi con la difesa a tre ma i progressi auspicati dal patron Zamparini ancora non si vedono tanto da rendere indispensabile l’arrivo di Silvestre per dare esperienza, centimetri e fosforo ad una difesa fin troppo ballerina. Gli svizzeri evidenziano al massimo le lacune dei rosanero trovando il primo vantaggio dopo appena 7′ con Luthi bravo ad anticapare tutti spendendo in rete un crosso dalla destra di Schneuwly. Il Palermo reagisce e trova il pari dopo appena 4′ con un’azione individuale di Ilicic che trova il gol dalla distanza con la complicità di Da Costa. I rosanero hanno adesso tantissime occasioni per portarsi in vantaggio sopratutto grazie all’estro di un più che positivo Zahavi. L’israeliano inventa per Nocerino e Ilicic ma le loro conclusioni vanno fuori dallo specchio della porta. Nella ripresa Thun ancora avanti Schneider bravo ad approfittare dell’ennesima dormita della retroguardia sicialiana e battere Benussi con un perfetto rasoterra. La partita volge al termine e quando tutti si aspettano oramai una cocente sconfitta ci pensa Miccoli con un perfetto calcio di punizione a rimettere in corsa i rosanero e sperare nella qualificazione. Tra una settimana in Svizzera ci vorrà però un Palermo diverso con meno tossine nelle gambe e più freddo sotto porta altrimenti ci toccherà commentare l’ennesima delusione europea di una compagine italiana.