Sono trascorsi quattro anni dalla morte di Michael Jackson avvenuta il 25 Giugno del 2009 a causa di un attacco cardiaco. Il re del pop viene celebrato continuamente non solo dai suoi fans ma anche dalla stampa e dagli addetti ai lavori pronti a osannare la sua musica appena possibile. Nel corso di questo anniversario il Museo delle cere Madame Tussauds ha deciso di ricordare e celebrare il re del pop con tre nuove statue che lo ritraggono in tre diverse fasi della vita, fin da quando era bambino e faceva parte dei Jackson 5. Alla presentazione ufficiale delle statue parteciperanno tre artisti facenti parte del cast del musical Thriller live, onorati d’interpretare e rendere omaggio a loro artista preferito.
A onor di cronaca bisogna ricordare che il dottor Conrad Murray responsabile della morte del cantante è stato giustamente condannato per omicidio volontario a 4 anni di carcere, anche se nuovi elementi continuano a venir fuori da un altro processo quello intetato dalla famiglia Jackson nei confronti della AEG, promoter dell’ultimo tour dell’artista. Un’udienza di questo processo è stata dedicata alla perizia del dottor Charles Czeisler, secondo il quale il decesso della star potrebbe essere dipeso dalla mancanza di sonno per un periodo decisamente troppo lungo, circa 60 giorni. Queste sono state le dichiarazioni del dottor Czeisler a riguardo:
E’ come se il cantante avesse ingerito dei trucioli di legno invece che del cibo. Lo stomaco si riempie e uno non sente la fame, ma le calorie sono zero e non si assimila nessun principio nutritivo.
Michael Jackson |©CARL DE SOUZA/ Getty Images
In quel periodo, la Primavera del 2009, Michael era impegnato nella preparazione di quello che sarebbe stato il suo tour di addio, This is it, ma a causa dell’insonnia di cui soffriva d’anni, l’artista avrebbe cominciato a fare uso di un potente farmaco anestetico chiamato Propofol, fino ad ora considerato il vero responsabile della morte dell’artista. Secondo il medico sopra citato la pop star sarebbe morta non per una overdose del farmaco, ma per mancaza di raggiungimento della fase Rem.