Nonostante le accuse di pedofilia siano cadute, a due anni di distanza dalla sua morte si continua a parlare di Michael Jackson, una figura ancora utile ai tabloid e derivati per suscitare un po’ di chiacchiere. Questa volta la discussione parte da Aaron Carter, classe 1987, fratello del più celebre Nick Carter, ve lo ricordate nei Backstreet Boys? Ebbene anche Aaron ha avuto una carriera da bambino prodigio e adesso rivela ad Ok Magazine il particolare rapporto che ha avuto con Jacko, il re del pop, ma le sue dichiarazioni sono destinate a far discutere parecchio, soprattutto perché l’accusato non potrà mai difendersi. A 24 anni e a due anni dalla morte di Jackson, Aaron Carter ha voluto rivelare il controverso rapporto che aveva con il compianto artista, dichiarando di aver ricevuto da lui delle droghe quando era ancora quindicenne. Si tratta di rivelazioni shock, che lui spiega così:
Non ne avevo mai parlato prima… Questa è la prima volta. Sì, mi manca Michael… Ho trascorso momenti incredibili con lui. Con lui ho fatto cose che nessun altro ha fatto, ma ho avuto anche qualche problema per quel che lui ha fatto a me.
Il racconto prosegue ed è davvero sconcertante. Premettiamo che è ancora tutto da verificare, ma se dovesse rivelarsi veritiero, riaprirebbe il caso sulla pedofilia, portato avanti per molti anni e che ha parzialmente distrutto l’immagine di un uomo fragile e pieno di problemi, quale era Michael Jackson. Aaron ha spiegato ancora:
Sì, mi ha dato del vino. Avrei potuto rifiutare, ma avevo solo quindici anni. […] Mi ha dato della cocaina. Mi sono sentito molto strano per questo ed altre cose. Dopo ne abbiamo parlato, ore ed ore, al telefono. Ho ammirato Michael, ma il suo comportamento mi ha disturbato molto. Poi mia madre ha chiamato la polizia…
Le dichiarazioni di Carter sono destinate a suscitare l’ira dei fan più sfegatati di Michael Jackson, e a riportare alla luce un argomento che si pensava fosse accantonato definitivamente, ma a quanto pare Jacko non è ancora libero di “riposare in pace”.