Si è appena concluso con una sentenza di condanna il processo a carico del dottor Conrad Murray, riconosciuto colpevole della morte di Michael Jackson, morto il 25 Giugno del 2009. Il verdetto con cui si è concluso il processo iniziato sei settimane fa presso la Corte Suprema di Los Angeles, è stato accolto dalla famiglia Jackson presente in aula, con Katherine, la madre di Michael che ha alla lettura della sentenza è scoppiata in lacrime. Fuori dal tribunale le urla dei fan del Re del Pop che con cartelloni in omaggio a Jackson attendevano che arrivasse la decisione dei giurati. Il verdetto della giuria popolare, formata da 7 uomini e 5 donne, è stato unanime: le cronache di questi minuti raccontano che nessuno dei giurati rientrando dopo aver deliberato ha incrociato lo sguardo di Murray che è stato condotto fuori dall’aula in manette. Il Dottor Murray, medico personale di Michael Jackson, è stato dunque riconosciuto responsabile della morte del cantante, deceduto in seguito ad un sovradosaggio del farmaco Propofol che Murray gli ha iniettato: un atto di negligenza, nella somministrazione del farmaco che si somma al ritardo nella chiamata dei soccorsi, tutti eventi che hanno portato alla morte di Michael Jackson.