Come molti personaggi celebri, anche Mike Tyson è caduto nel vortice degli abusi, è stato lui stesso ad ammetterlo in un’intervista, arrivando a dichiarare che sta morendo a causa di alcol e droghe.
La notizia ha già fatto il giro del mondo, con la dichiarazione shock dell’ex campione dei pesi massimi rilasciata alla trasmissione Friday Night Fights. Nei giorni scorsi Tyson ha annunciato anche il suo ritorno al pugilato, anche se in qualità di organizzatore, l’ex campione mondiale sembra determinato a dare uno scossone alla sua vita, perché conosce le tragiche conseguenze che i suoi abusi potrebbero avere.
Nell’intervista che ha rilasciato, Mike Tyson ha spiegato tutte le sue buone intenzioni, vuole diventare una persona migliore:
Voglio vivere la mia vita sobria. Non voglio morire. Sono sul punto di morire, perché sono un alcolista. Sono un cattivo ragazzo a volte. Ho fatto un sacco di cose cattive e voglio essere perdonato. Voglio cambiare la mia vita, ora voglio vivere una vita diversa.
Sobrio solamente da sei giorni, Mike Tyson è all’inizio del suo percorso e si sa che non sarà facile; nella maggior parte dei casi la dipendenza torna a bussare, ma lui potrebbe buttarsi a capofitto sul nuovo lavoro per trovare sostegno.
Negli ultimi sei giorni non ho bevuto o preso droghe e per me questo è un miracolo. Ho mentito a tutti gli altri, che ancora pensano io sia sobrio: ma non lo sono. Questo è il mio sesto giorno. Non farò più uso di sostanze.
Classe 1966, Tyson nel corso della carriera ha vissuto molti alti e bassi: i primi strepitosi successi sono arrivati a metà degli anni Ottanta, ma nel 1991 arrivò l’accusa di stupro per la quale il pugile scontò tre anni di carcere. Da qui il ritorno al pugilato e diverse squalifiche (nel 1997 con un morso staccò un pezzo di cartilagine dell’orecchio di Evander Holyfield) e diversi problemi legali, la bancarotta nel 2003 e due matrimoni falliti, figli da mantenere, la morte della piccola Exodus a 4 anni per soffocamento nel 2009.