La vittoria all’Olimpico di Torino che fa seguito al roboante successo contro il Napoli ha dato al Milan ulteriori certezze e convinzioni demoralizzando le avversarie al titolo adesso consapevoli che per raggiungere i rossoneri serve un miracolo.
La vera forza del Milan non è l’attacco atomico ma la tenuta e la forza di centrocampo e difesa. I 20 gol subiti in 28 partite sono lo specchio evidente del campionato e la consapevolezza che se gli avversari non tirano mai in porta mal che vada uscirà un pareggio. Il gol di Gattuso è poi uno di quelli che ti fa capire i segnali positivi della stagione.
Messa da parte la domenica di campionato adesso però il Milan dovrà fare i conti con la bolgia del White Hart Lane dove mercoledi sarà di scena il ritorno di Champions League. Potrebbe esser la partita da cui nasce il ciclo Allegri ma le defezioni a centrocampo di Pirlo, Gattuso, Ambrosini oltre a Van Bommel ed Emanuelson sono una brutta gatta da pelare.
Dalla sfida di ieri è poi uscito con le stampelle Kevin Prince Boateng, indispensabile con il suo movimento perpetuo nell’economia del gioco rossonero. Dal suo recupero e da quello di Pato dipenderà molto la formazione che Allegri manderà in campo.