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Milan, Berlusconi spiega il no al Psg per Thiago Silva

La storia si ripete. E’ finita ufficialmente la trattativa Milan-Psg per Thiago Silva e il rifiuto milanista fa ritornare in mente quello di sei mesi fa quando Pato era pronto a volare a Parigi prima che il presidente Silvio Berlusconi decidesse di trattenere il suo gioiello brasiliano. Anche stavolta ha prevalso il cuore del presidente rossonero, e Adriano Galliani emblematicamente ha citato Pascal per riassumere la decisione del Milan di trattenere il difensore più forte del mondo: “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. Citazione esemplare quella pronunciata dall’ad milanista perchè in un periodo di crisi come questo rifiutare 46 milioni di euro per di più offerti per un difensore è da folli e a Parigi adesso non sanno se ridere del Milan che ha rifiutato un’offerta clamorosa o se piangere per non essere riusciti a portare il difensore più forte del mondo sotto la torre Eiffel. Certamente il Paris Saint-Germain difficilmente tornerà a bussare alla porta del Milan, dato le ultime due trattative (Pato-Thiago Silva) prima quasi concluse e poi mandate all’aria. I francesi attraverso un comunicato sulla pagina twitter hanno confermato il loro ritiro dalla trattativa.

Silvio Berlusconi © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

A spiegare dettagliatamente i motivi del rifiuto e le fasi della trattativa Milan-Psg per Thiago Silva ci ha pensato il presidente onorario del club rossonero intervenuto telefonicamente a Sportitalia durante la trasmissione Speciale Calciomercato:

“Non abbiamo cambiato idea, non si era mai consolidata l’ipotesi di una cessione. Arrivavano delle offerte che avevano dello straordinario da un club come il Psg. Noi siamo stati sempre molto chiari e assolutamente corretti, abbiamo detto fin da subito che non c’era una decisione già assunta di accettare delle offerte per il nostro campione. Volevamo tuttavia ascoltare le offerte e, una volta presa cognizione delle proposte, avremo dato una risposta. Ci hanno fatto un’offerta molto interessante di 46 milioni di euro e noi abbiamo preso atto di questa possibilità. Poi abbiamo dato un occhio al mercato dei centrali difensivi per sostituire il nostro Thiago e abbiamo convenuto che sarebbe stata un’operazione non conveniente. Il vecchio cuore rossonero di Silvio Berlusconi è riuscito a dire no ad un’offerta del genere per un difensore che farà vincere il Milan in Italia e in Europa. Richiesta di un adeguamento dell’ingaggio? Credo che sia naturale che ciò possa avvenire, ma credo sarà facile trovare un’intesa con una grande persona come Thiago. Siamo in un momento di crisi, anche per la mia famiglia non è facile sostenere le spese del Milan che si è dotato di gradi campioni. Avremo ancora Thiago Silva con noi e potremo contare su una difesa che spero possa subire meno gol. Rapporto con Galliani? C’è grande amicizia e grande affetto. Ibrahimovic? Non ce ne priveremo certamente, lo riteniamo il numero uno al mondo nel suo ruolo”.

In definitiva Silvio Berlusconi conferma Thiago Silva ed anche Ibrahimovic, ma ammette che il Milan è in crisi a livello economico. La mancata cessione di Thiago Silva avrebbe consegnato al Milan 46 milioni e avrebbe consentito alla società di Via Turati di risparmiare il già ricco ingaggio del brasiliano, che ora dopo aver rinunciato al doppio dei soldi richiederà sicuramente un aumento dallo stesso Berlusconi. Inoltre il mercato milanista si configura più piatto di una tavola da surf e non si lamentassero coloro che hanno supplicato il presidente milanista a non cedere ai milioni del Psg qualora la società rossonera si presenti ai blocchi di partenza della prossima stagione con uno scacchiere molto rimaneggiato rispetto a quello della scorsa stagione visti gli addii di Gattuso (accasatosi ieri al Sion), Nesta, Inzaghi, Zambrotta, Seedorf e Van Bommel. La scelta eroica di Berlusconi potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio ma si sa il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.

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