Dopo il caso Weinstein Twitter è stato inondato da racconti di donne che sono state molestate, in ogni parte del mondo e in tutti gli ambiti.
Attraverso gli hashtag #metoo e #quellavoltache molte donne hanno parlato delle loro esperienze, hanno rivelato di aver subito molestie sessuali o, ancor peggio, violenze. All’inizio della polemica sorta in seguito allo scandalo che ha coinvolto Harvey Weinstein, una delle donne di spettacolo italiane che ha parlato di più della questione è stata sicuramente Miriana Trevisan. Che in quei giorni lì aveva ricordato di essersi nascosta nel bagno di un teatro per sfuggire alle molestie di un regista. Nei giorni scorsi la Trevisan ha accusato Giuseppe Tornatore, il regista de “La leggenda del pianista sull’oceano“. Proprio in occasione delle riprese di questo film, ha raccontato Miriana Trevisan a Vanity Fair, lei e il regista si incontrarono:
Dopo qualche tranquilla chiacchiera sul film, quando ci stavamo salutando, il regista mi chiese di uscire con lui quella sera per andare a mangiare una pizza. Io risposi che avevo già un impegno, lo ringraziai e mi alzai per andarmene. Lui mi segui fino alla porta, mi appoggiò al muro e cominciò a baciarmi collo e orecchie, le mani sul seno, in modo abbastanza aggressivo. Riuscii a sfilarmi e scappai via.
Poco dopo Giuseppe Tornatore ha risposto alle accuse della showgirl, che tra articoli su Linkiesta, il suo blog personale e comparsate in tv, ha trattato abbondantemente l’argomento. Il regista di “Nuovo cinema paradiso” ha così replicato:
Sono lusingato che una giovane donna si ricordi di me dopo tanti anni. Io rammento solo un incontro cordiale, pertanto respingo le insinuazioni mosse nei miei confronti riservandomi di agire nelle competenti sedi a tutela della mia onorabilità.
Dopo la polemica esplosa, diverse attrici sono intervenute in difesa di Tornatore. Tra queste c’è stata Laura Chiatti, che ha dichiarato che il regista con lei “è stato ineccepibile” e ha lanciato una frecciatina non troppo velata:
Non vorrei che esplodesse la moda di denunciare dei professionisti seri solo per giustificare il fallimento della propria carriera.
A difendere Giuseppe Tornatore sono state anche Claudia Gerini, che ha ricordato la sua esperienza con il regista: “Ho solo ricordi piacevolissimi dell’esperienza con Tornatore che si è comportato come un galantuomo d’altri tempi” e ha aggiunto una precisazione: “È giusto, ci mancherebbe, che le violenze sessuali vengano denunciate e punite. Ma non lo è cavalcare l’aria del tempo solo per far parlare di sé”. Questo rischio, bisogna dirlo, è molto alto. Tra le colleghe che hanno preso le difese del regista ci sono state anche Ksenia Rappoport e Margareth Madè, entrambe lo hanno definito “un grande uomo”. Incredula, Margherita Buy ha detto che Tornatore è “uno dei più grandi gentiluomini con cui abbia mai lavorato”. In un momento storico in cui le donne non hanno più paura di parlare e di denunciare, sembra insolito che così tante attrici prendano le difese di Giuseppe Tornatore per insabbiare eventuali malefatte.