MelodicaMente ha avuto il piacere di d’intervistare i Montreal, band romana che ha pubblicato il 6 luglio 2012 l’EP d’esordio dal titolo “Situazioni Momentanee di Panico”. Attualmente la formazione è in rotazione radiofonica con “Ti Farà Piacere“, primo estratto dall’EP da cui si notano immediatamente le influenze della band che spaziano dai Killers fino ai Kasabian toccando anche i Klaxons. I Montreal presentano questo nuovissimo EP affermando “si balla, si pensa, si vola: in tempi di crisi, ci salverà un’emozione semplice”.
Vi lasciamo, quindi, con l’intensa intervista ai Montreal, formazione di cui siamo certi sentiremo parlare ancora, in un futuro molto prossimo.
Ecco le risposte alle nostre domande a cura di Gianluca Marchionne (voce), Matteo Bassan (chitarra), Gianluca Filaci (synth), Alessio Sillitri (batteria) e Matteo Bassani (basso), in arte i Montreal.
Montreal, band romana nata nel 2008, che immediatamente ricorda il Canada. Come è nata la scelta di questo nome?
Montreal: Iniziamo con un saluto ai lettori di MelodicaMente.com! Riguardo alla scelta del nome “Montreal”, è nato nel periodo delle prime prove del gruppo: Gianluca (il cantante) ha proposto questo nome ed è stato adottato fin dal primo live, nell’aprile 2008.
Il vostro EP “Situazioni Momentanee Di Panico” ha visto la produzione artistica dei Velvet. Ci raccontante questa collaborazione?
Montreal: È nato tutto per caso. Abbiamo conosciuto Pier (voce dei Velvet) al Circolo degli Artisti, durante un concerto e gli abbiamo parlato della nostra musica. Da lì è arrivata l’opportunità di fargli ascoltare i nostri brani e l’idea di lavorarci insieme, sviluppandoli e arricchendoli con la loro esperienza e la nostra voglia di crescere artisticamente.
Tre canzoni compongono il vostro EP d’esordio: ci descrivete la nascita di “Ti Farà Piacere”, “Montecristo!” e “Fino In Fondo”?
Montreal: Sono tre canzoni nate in tre periodi diversi. “Ti farà piacere” è il primo singolo ma in realtà è l’ultimo brano ad essere stato composto. Siamo partiti da un riff di chitarra e dalla frase che dà il titolo, poi in seguito abbiamo aggiunto vari strati, fino al tocco finale dell’arrangiamento elaborato in studio insieme ai Velvet. “Montecristo!” nasce come base strumentale, la scelta del titolo è stata ispirata dal romanzo di Dumas che ha conferito una carica interpretativa insolita, quasi teatrale. “Fino in fondo”, invece, è il primo brano in italiano che abbiamo scritto, a fine 2009, e fin da subito è diventata uno dei nostri pezzi forti, “imponendosi” come brano conclusivo dei nostri live.
“Uomini che odiano le donne” in “Ti Farà Piacere” è ispirato all’omonimo romanzo di Stieg Larsson oppure è una semplice coincidenza?
Montreal: Entrambe, se possibile! Spesso Gianluca, il nostro cantante, utilizza frasi estemporanee durante la costruzione di un brano, e in questo caso la frase tratta dal romanzo di Larsson era perfetta per la melodia. Completando il testo, poi, si è inserita al suo interno in maniera del tutto naturale.
La cover di “Situazioni Momentanee Di Panico” è a primo impatto semplice ma molto evocativa e ammaliante. Ci raccontate come è nata?
Montreal: Grazie per il complimento, lo giriamo a Giuseppe Maldera, l’autore della foto, Amparo Lavezzo, la modella, e Claudio Marchionne, il grafico che ha elaborato lo scatto originale. L’idea era quella di omaggiare le atmosfere cinematografiche hitchcockiane e, allo stesso tempo, di sintetizzare il concetto espresso dal titolo.
Recentemente avete suonato sul palco del “Sisley Indipendent Tour”. Come è stata questa esperienza? Quali nuove emozioni vi ha regalato?
Montreal: È stata fondamentale per capire come confrontarci dal vivo con il nuovo approccio a livello di sound che stiamo portando avanti. Il pubblico ci è sembrato piacevolmente colpito sia dai brani che dalla nostra immagine live, dunque direi che il bilancio è decisamente positivo.
Ascoltandovi, le sonorità dei Subsonica riecheggiano nel vostro sound. Leggendo la vostra presentazione, la band torinese viene descritta fra le maggiori ispirazioni di molti di voi. Cosa rappresentano i Subsonica per i Montreal?
Montreal: Sono sicuramente il punto di riferimento più prossimo alla nostra musica per quanto riguarda l’ambito italiano, e sentiamo di avere alcuni punti in comune con loro, sia a livello musicale che testuale. Il paragone con i Subsonica può solo che farci enormemente piacere.
Allargando gli orizzonti, le altre influenze principali sembrano essere Klaxons, Kasabian e Muse. Tre band che, con sfumature diverse, sono o sono stati l’emblema dell’alternative rock. Da fan e da musicisti, come raccontereste queste band?
Montreal: Sono tre band che influenzano il nostro sound, soprattutto le prime due, mentre per la terza devo farti i complimenti per essere stata la prima a notare questa somiglianza! Sia Klaxons che Kasabian sono gruppi potenti, e ci ispiriamo a loro in particolare per la cura dei suoni e il pazzesco impatto live che hanno. Sui Muse, giù il cappello davanti a un genio del calibro di Matt Bellamy, supportato da due autentici fenomeni come Chris Worstenholme e Dominic Howard.
State vivendo dall’interno il platinato ma non di certo facile mondo della discografia. Quale è il vostro giudizio sul panorama musicale italiano in paragone a quello internazionale?
Montreal: Magari fosse platinato il mondo discografico italiano! O meglio, magari lo fosse per progetti che si fanno strada dal basso, grazie al supporto del pubblico e non soltanto di etichette discografiche che “costruiscono” personaggi in base a gusti programmati e limitati solo a una certa fascia di pubblico. Fra l’Italia e gli altri Paesi, non solo in musica, ma a un livello più ampio, la differenza, a nostro svantaggio, sta nella cultura e nel rispetto per le diverse forme di espressione artistica.
Una strada ancora tutta da scoprire, la vostra. Quali sono i progetti imminenti e i sogni dei Montreal?
Montreal: I progetti imminenti sono legati alla promozione di “Situazioni Momentanee di Panico”, con l’obiettivo di diffondere il più possibile la nostra musica, continuando, nel frattempo, a lavorare su noi stessi e sui nostri brani, aggiungendo anche qualcosa di nuovo. I sogni? Vivere con la musica, ma soprattutto, che la gente possa sentire le nostre canzoni come colonna sonora della propria vita.
[jwplayer config=”180s” mediaid=”102853″]