Morgan, all’anagrafe Marco Castoldi, classe 1972, uno dei chiacchierati giudici del talent show di Sky Uno, X Factor, ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair che gli dedica la copertina del numero di Mercoledì 24 ottobre.
L’ex leader dei Bluvertigo, dopo la burrascosa relazione con Asia Argento, dalla quale ha avuto una bambina, Anna Lou, ha rischiato di vedersi revocare la patria potestà dal tribunale dopo lo scandalo legato alla sua esclusione al Sanremo 2010 per l’intervista fatta a Max in cui diceva di assumere droghe quotidianamente. Oggi invece è al settimo cielo per la gravidanza della compagna, Jessica Mazzoli, che lo scorso anno era proprio una concorrente di X Factor, e che gli regalerà una seconda bimba a dicembre.
Aveva già pre-annunciato un suo addio alla televisione, subito dopo questa stagione di X Factor, proprio per dedicarsi alla regia de “Il matrimonio segreto” di Cimarosa che ha debuttato i primi di ottobre al Teatro Coccia di Novara.
Alla domanda se continuerà ancora X Factor:
Speriamo di no. Perché fare Tv mi espone troppo, e lo scandalo di due anni fa mi ha traumatizzato. Avrei bisogno di stare un po’ più dietro le quinte, sono stanco. E adesso che arriva questa nuova bambina, vorrei tanto riuscire ad avere una vita più tranquilla per godermi Anna Lou e lei.
La nuova paternità non lo coglie di sorpresa:
Io di figli ne avrei voluti venticinque. La mia visione idealizzata, l’utopia che non mi posso permettere, era vivere in una grande cascina tutti insieme: nonni, parenti, studio di registrazione, animali… Sognavo tanti figli ma possibilmente non da donne diverse, almeno non tante, altrimenti è un casino: le donne sono bellissime, però tendono a litigare tra di loro. La famiglia allargata felice un po’ un mito lo è.
Alla richiesta di un suo parere sul bambino conteso che è stato prelevato con forza dalla polizia, su richiesta del padre perché la madre, secondo lui, non glielo lascia avvicinare:
Poverino, porterà per tutta la vita i segni di quel trauma. E deve essere risarcito, anche se il danno che gli hanno fatto è inestimabile. Dovrebbero pagare quei due pezzenti dei genitori. Il padre dovrebbe andare in galera. E gli agenti responsabili di quell’intervento, se il mondo andasse nella direzione giusta, dovrebbero esser processati. Quando ho visto quel filmato sono stato male, e poi mi sono molto incazzato. Neanche un animale si maltratta così
Parla poi del sesso della nuova bimba e di come la sua vita è stata condizionata da un mondo fatto di donne:
Volevo una femmina e sarà femmina. Sono cresciuto in mezzo alle donne, per questo conosco bene l’universo femminile. Da bambino credevo di essere una femmina: stavo a casa a scrivere poesie, facevo l’uncinetto, mi travestivo… A scuola, dalle finestre, mi gridavano “frocio”. Ma io non ne ho mai sofferto perché non vivo la parola come un insulto.
L’ultima domanda, emblematica, se si considera un buon papà:
Sono nato per fare il padre.