E’ morto a soli 38 anni a causa di un ictus l’avvocato Giacinto Canzona, diventato famoso (si fa per dire) nel mondo televisivo per aver preparato a tavolino alcuni finti scoop diffondendo notizie false, smascherati poi da “Striscia la notizia”.
Canzona si trovava a Napoli per un colloquio di lavoro, è morto nell’abitazione della zia a causa di un ictus. Il pubblico televisivo lo conosce soprattutto per la sua partecipazione a “Pomeriggio Cinque“. L’avvocato si era recato nella trasmissione condotta da Barbara D’Urso in qualità di legale di una coppia che aveva perso un bambino a seguito del naufragio della Costa Concordia.
Speculando sul dolore di molte persone che avevano sofferto davvero durante il tragico episodio della Concordia, Canzona aveva presentato una donna sostenendo che aveva abortito proprio a causa dell’incidente, richiedendo un sostanzioso risarcimento. Peccato, però, che l’inganno è stato velocemente smascherato da “Striscia la notizia”, Canzona aveva portato in tv una coppia di attori, così il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’avvocato dei finti scoop.
Subito dopo la truffa documentata a “Pomeriggio Cinque”, Antonio Ricci e la sua squadra hanno scoperto che Giacinto Canzona si era già dato da fare con le truffe in tv, lui aveva cercato di difendersi in maniera poco credibile. Ma, come molti altri personaggi, era riuscito ad ottenere i suoi 15 minuti di celebrità, seppure di qualità molto molto bassa.
Lo scorso 27 luglio Canzona aveva sposato Anna Orecchioni a Roma, la donna in tv aveva deciso di rinnegare il suo amore per l’avvocato, dopo essersi resa sua complice durante le truffe. Una notizia a dir poco clamorosa, considerando che i due in realtà erano già sposati e lo scorso maggio, a seguito dello scandalo in tv e della lite post “Striscia” avevano divorziato. Vi mostriamo il video in cui Valerio Staffelli incontra l’avvocato per consegnargli il tapiro d’oro.
Ho appreso da alcune fonti di stampa (solo oggi perchè ancora in viaggio di nozze) che una non meglio precisata agenzia funebre avrebbe diffuso la notizia della mia morte: la presente deve intendersi come formale smentita della stessa.