Si è spento oggi, 11 Settembre 2013, nella sua casa di Roma all’età di 78 anni Jimmy Fontana. A dare l’annuncio della notizia è stato il manager del cantante ed attore marchigiano, Pasquale Mammaro, che per anni ne aveva seguito gli sviluppi della carriera. Una passione, quella della musica, che non ha mai abbandonato, nemmeno quando negli ultimi tempi la malattia che lo aveva colpito ne aveva aggravato le condizioni di salute, progressivamente peggiorate, fino all’annuncio di pochi minuti fa della sua scomparsa. Un altro pezzo di storia della musica e della cultura italiana che se ne va, lui che con le sue canzoni era stato protagonista del panorama degli anni ’60, periodo del boom economico tra i più prolifici e felici del nostro Paese.
Il prossimo 13 Novembre Jimmy Fontana, o Enrico Sbriccoli, questo era il suo vero nome, avrebbe compiuto 79 anni. Si appassionò alla musica quando era ancora un ragazzo, quando scoprì l’amore per il jazz, un amore tanto forte che lo spinse ad imparare a suonare il contrabbasso da autodidatta. Dopo molti club e locali totalmente dedicati al jazz e dopo aver abbandonato gli studi universitari in Economia e Commercio, alla fine degli anni ’50 intraprese una carriera solista che lo portò ad avvicinarsi alla musica leggera.
E’ qui, nel decennio successivo, che Jimmy Fontana ha pubblicato i suoi successi maggiori, quelli che lo hanno inserito di diritto nella storia della musica del nostro Paese: da “Cha cha cha dell’impiccato” dai Flippers cantato con Gianni Meccia (uno dei primi esempi di musica demenziale) a “La nostra favola”, per passare dalla cover della celeberrima “Delilah” di Tom Jones.
Non solo interprete, ma anche autore di alcuni dei brani più importanti dell’epoca, come “Che sarà”, scritta in collaborazione con Lilli Greco per quanto riguarda le musiche e con Franco Migliacci il testo. La canzone fu portata dai Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo 1971 assieme a Josè Feliciano, convinto a sua volta proprio da Fontana ad inciderne anche la versione spagnola e quella inglese.
Ma la canzone che più di tutte ha rappresentato Jimmy Fontana e per la quale tutt’ora anche le generazioni più giovani lo ricordano è sicuramente “Il mondo”, pubblicata nel 1965 (anno in cui vinse il Disco per l’Estate) e scritta assieme a Meccia e Pes con gli arrangiamenti del Maestro Morricone.
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