Aveva 72 anni ed era malato da tempo, oggi ci ha lasciati lo sceneggiatore Vincenzo Cerami, famoso soprattutto per essere stato l’autore de “La vita è bella“, il film di Roberto Benigni grazie al quale si è aggiudicato una candidatura all’Oscar nel 1999.
Nato da genitori siciliani, Vincenzo Cerami è cresciuto a Roma ed ha sempre parlato del suo incontro con Pier Paolo Pasolini, del quale è stato allievo, determinante per la sua intera carriera. Inizia a scrivere negli anni Settanta, il suo primo romanzo è uscito nel 1976, “Un borghese piccolo piccolo“, portato sul grande schermo da Mario Monicelli l’anno successivo con protagonista Alberto Sordi, ma al contempo si è occupato anche di cinema in qualità di sceneggiatore.
Vincenzo Cerami è stato aiuto regista in tre occasioni per Pier Paolo Pasolini, nei suoi film “Comizi d’amore“, “Uccellacci e uccellini” e “La terra vista dalla luna“. Ha lavorato con alcuni dei più importanti registi del panorama italiana, tra cui Francesco Nuti, Giuseppe Bertolucci, Ettore Scola. Nel 1991 con Roberto Benigni ha scritto “Johnny Stecchino”, poi diventato un film: le collaborazioni con l’attore e regista toscano sono iniziate nel 1988 con “Il piccolo diavolo”, Cerami ha lavorato con lui anche per “La vita è bella” e “Pinocchio”.
Il successo internazionale difatti è arrivato proprio con “La vita è bella“, nel 1999 il film di Roberto Benigni si aggiudicò tre premi Oscar (miglior film straniero, miglior attore protagonista e migliore colonna sonora), su sette nominations anche quella per la migliore sceneggiatura.
Vincenzo Cerami ha dato quindi un notevole contributo al mondo letterario e cinematografico italiano, proprio il mese scorso Benigni e Nicola Piovani hanno ritirato per lui il David di Donatello per la carriera che è stato assegnato allo scrittore. Cerami era sposato con Graziella Chiarcossi e aveva due figli, Aisha e Matteo. Una carriera lunga quarant’anni, con le più grandi icone del panorama cinematografico italiano.