Josè Mourinho non abbassa l’ascia di guerra nell’ultimo giorno del 2009 e con la sua solita schiettezza si scaglia contro la stampa rea a suo dire di travisare le sue parole creando tormentoni non veri e modificando in tal modo il suo reale pensiero. A mandar su tutte le furie il tecnico portoghese è la strumentalizzazione dell’intervista concessa al Sun giorni addietro e nella quale usciva fuori che volesse tornare in Inghilterra.
Ecco le sue parole:
“Le mie dichiarazioni sono state travisate. Non ho mai negato di amare l’Inghilterra e di voler tornare lì un giorno, ma le stesse cose le ho dette dopo l’addio al Chelsea. Ho però ribadito di voler rispettare il contratto con l’Inter, scadenza 2012. L’Italia? Non amo i giornalisti, con loro è una guerra. Non ho parlato dell’Italia intesa come Paese o popolo italiano. Non sono nessuno per fare certi discorsi. Mi riferivo al rapporto con i giornalisti italiani che non è positivo. E’ una guerra ed è una guerra persa perché loro sono in tanti e io sono solo. Posso perdere una guerra, ma non perdo la mia personalità, la mia indipendenza e la mia libertà di pensiero – ha continuato – Non sarò mai un lecca… qualcosa, come si dice da voi. Sarò sempre indipendente e dirò sempre quello che penso. Anche se a tanti non piace”.
Il mercato?
“Non ho chiesto né di vendere né di acquistare nessuno, quello che fa Branca va benissimo. Pandev? Mi piace, ma non è ancora nostro. Cordoba? Non si muove da qui. Eto’o? Spero che il Camerun ce lo lasci per la partita con il Chievo”