Contenuti Esclusivi:

Francesco Totti e Ilary Blasi si dicono addio

Sembrava che la stampa non aspettasse altro che la...

Stranger Things 4 – Vol. 2: la recensione degli ultimi due episodi

L’1 luglio Netflix ha rilasciato gli ultimi due episodi...

Juve, sia meno popolare e più popolana

A pochi giorni dall'inizio ufficiale del mercato, per la...

NBA, esulta Gallinari. Lakers in caduta libera, male Belinelli

NUGGETS – MAGIC 108-105: Ha faticato più del previsto ma alla fine ce l’ha fatta Denver ad avere la meglio sui Magic, portando così il suo record casalingo ad un interessante 12-2, e irrobustendo la propria posizione in classifica (21-16), che la vede al settimo posto nella Western Conference. Prosegue il momento positivo Danilo Gallinari, che chiude la serata con 15 punti, 8 rimbalzi e 4 assist. La vetrina però è tutta per The Manimal Faried, autore di 19 punti e 19 rimbalzi. E’ suo il canestro che consente ai Nuggets di impattare sul 99-99 a meno di 120 secondi dal termine, in una partita che ha visto quasi sempre Orlando condurre le operazioni. Ci ha poi pensato Ty Lawson con una magia a portare Denver in vantaggio, cancellando definitivamente i Magic. Miglior realizzatore tra gli ospiti Jameer Nelson, che mette a referto 20 punti e 8 assist. Doppia doppia invece per Vucevic, 10 punti e 14 rimbalzi.

BULLS – BUCKS 96-104: Altra vittoria per il nuovo coach di Milwaukee Jim Boylan, dopo il successo all’esordio contro Phoenix. Stavolta il compito non era affatto dei più semplici, considerato che i Bulls erano reduci da quattro W nelle ultime cinque partite. I Bucks devono ringraziare ancora una volta un immenso Brandon Jennings (35), che dopo i 29 punti rifilati ai Suns 24 ore prima è per la seconda volta il top scorer di Milwaukee. Il nostro Marco Belinelli vive una brutta serata, mettendo a referto solo 9 punti in oltre 31 minuti sul parquet, con un mediocre 4/14 da due). Non serve così nemmeno la solita doppia doppia di Boozer (22 punti, 11 rimbalzi) e i 18 punti di Luol Deng. In classifica Milwaukee mantiene la settima piazza (18-16) davanti Boston, mentre Chicago conferma la quinta posizione (19-14), alle spalle di Atlanta.

SPURS – LAKERS 108-105: Perdono ancora i Lakers, alla loro sesta sconfitta negli ultimi sette incontri (cinque L di fila). I giallo-viola cadono anche sul parquet di San Antonio (15-2 in casa), e vedono allontanarsi in maniera inesorabile la zona play-off (15-20, contro il 19-15 di Portland). Sotto di 17 punti a tre minuti dal termine del terzo periodo, i Lakers hanno dato vita ad una grande rimonta, del tutto inutile però, come spesso capita in questa stagione ai giallo-viola. In mancanza di lunghi (ricordiamo le assenze contemporanee di Howard, Hill e Pau Gasol), i Lakers trovano un fattore inaspettato in Earl Clark (22 punti e 13 rimbalzi). Mike D’Antoni registra anche gli otto rimbalzi di MWP (23) e Jamison. Ma il leader carismatico rimane sempre lui, Kobe Bryant, che con 14 punti nel solo terzo periodo (sui 27 complessivi), dà il via alla rimonta dei giallo-viola. Kobe ha nel finale la bomba del pareggio, sul punteggio di 108-105, ma il pallone trova solo il ferro. Vicino alla doppia doppia, Steve Nash celebra la sua prima partita da 10k assist con 9 passaggi decisivi e 14 punti. San Antonio festeggia invece l’undicesima vittoria casalinga di fila grazie ai 24 punti di Tony Parker e i 19 di Manu Ginobili. Tiago Splitter firma invece il suo career-high catturando 14 rimbalzi e mettendo a segno 14 punti.

Kobe Bryant non sa più cosa fare per i suoi Lakers | ©Scott Halleran/Getty Images
Kobe Bryant non sa più cosa fare per i suoi Lakers | ©Scott Halleran/Getty Images

CLIPPERS – MAVERICKS 99-93: Ci ha provato Dallas, ma Dirk Nowitzki e compagni hanno dovuto arrendersi davanti ai 19 punti e 16 assist di un visionario Chris Paul, a cui si sommano i 15 punti e i 13 rimbalzi di uno straripante Blake Griffin. I Mavericks sono stati in partita fino al termine del terzo periodo, chiuso avanti di 3 punti (75-72). Nell’ultimo quarto però Cp3 inventa 6 assist per i suoi compagni di squadra, che non tradiscono le attese dei tifosi presenti allo Staplese Center, conducendo i Clippers alla 13 vittoria casalinga consecutiva, superando Oklahoma in vetta alla Western Conference (28-8). Ai Mavericks non bastano i 22 punti di Collison e i 15 di Nowitzki.

THUNDER – TIMBERWOLVES 106-84: Oklahoma si conferma insieme ai Clippers la migliore squadra della Lega con un record di 27-8. Alla Chesapeake Energy Arena non c’è partita, con Kevin Durant (26) e Westbrook (23) semplicemente inarrestabili, che consentono così a Ibaka (6) di prendersi un turno di riposo. Dalla panchina bene anche Kevin Martin, autore di 19 punti, terzo miglior realizzatore della serata targata Thunder. Dall’altra parte continua a mettere minuti sulle gambe Ricky Rubio, autore di 7 assist ma nessun canestro in 22 minuti di gioco. Solita doppia doppia per Nikola Pekovic (17 punti e 10 rimbalzi).

CELTICS – SUNS 87-79: Ci prendono gusto i Celtics, alla loro quarta vittoria di fila. Battendo i Suns, Boston aumenta il proprio margine di vantaggio sulle dirette concorrenti all’ottavo posto, solcando un netto divario tra sé (18-17) e Philadelphia (15-22), che insegue in nona posizione. A fare la differenza non sono tanto i titolari, con KG l’unico a raggiungere la doppia cifra (10), quanto la panchina, dove coach Doc Rivers pesca il jolly in Jared Sullinger, il quale mette a segno 12 punti e offre un’eccezionale contributo in difesa con 16 rimbalzi. Complessivamente la panchina di Boston scrive a referto 47 punti.

Kevin Garnett guida la riscossa dei Celtics | ©Jared Wickerham/Getty Images
Kevin Garnett guida la riscossa dei Celtics | ©Jared Wickerham/Getty Images

RAPTORS – 76ERS 90-72: In una partita che ai fini della classifica non aveva molto da dire, i Raptors fanno valere il fattore casalingo e battono agevolmente Philadelphia. Sugli scudi Amir Johnson, che chiude in doppia doppia siglando 19 punti e 12 rimbalzi, oltre a 5 assist. Bene anche De Rozan (19) e Jose Calderon, protagonista con 14 punti e ben 11 assist. Negli ospiti si segnala la prova di Thaddeus Young, top scorer con 16 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi.

BOBCATS – JAZZ 102-112: Ennesima sconfitta casalinga per Charlotte (5-14), che compie un’inutile rimonta nel secondo tempo dopo aver chiuso all’intervallo sotto di 19 punti (44-63). I Jazz trovano un contributo fondamentale in Al Jefferson (26), capace di chiudere con un 11/15 da due, catturando anche 8 rimbalzi. Funziona alla grande anche la panchina, che regala a Utah 39 punti. Con questo successo i Jazz superano il muro del 50% (19-18)ed inseguono Portland in nona posizione davanti a Minnesota. Non basta ai padroni di casa la buona provad di Ben Gordon, che mette a referto 20 punti in 25 minuti di gioco.

CAVALIERS – HAWKS 99-83: Quarta sconfitta consecutiva per Atlanta, che vede così assottigliarsi il vantaggio accumulato ad inizio stagione, nonostante con un record di 20-14 resti ancora al quarto posto nella Eastern Conference. Gli Hawks sono così costretti a cedere il passo ai modesti Cavaliers, fin qui disastrosi (9-28). Per Cleveland recita il ruolo di attore principale la prima scelta del Draft 2011 Kyrie Irving, strepitoso con i suoi 33 punti (23,1 quest’anno). Dall’altra parte invece inutili i 17 punti e le sei stoppate dell’ala piccola Josh Smith, top scorer dei suoi questa sera.

HORNETS – ROCKETS 88-79: Festa a New Orleans, dove i padroni di casa raccolgono il terzo successo consecutivo, evento ancora sconosciuto ai tifosi degli Hornets quest’anno. L’ennesima prestazione sopra i 20 punti di James Harden (25) è quindi resa inutile dall’ottima serata vissuta da Greivis Vasquez, che chiude con 17 punti e 11 assist. Fondamentali per i padroni di casa anche i 34 punti in coppia dei due “panchinari” Jason Smith e Roger Mason Jr., entrambi a quota 17 punti. I Rockets conservano ancora il quinto posto nella Western Conference (21-15), sebbene Denver sia ormai pronta all’aggancio (21-16) dopo l’ultimo filotto di vittorie.

WARRIORS – GRIZZLIES 87-94: A sorpresa è Memphis ad aggiudicarsi lo scontro diretto per il quarto posizione ad Ovest, con i Grizzlies capaci di violare il parquet dei Warriors (11-5 in casa) affidandosi alla doppia doppia di Zac Randolph (19p, 18r), a cui si aggiungono i 18 punti di Rudy Gay. I padroni di casa, pur avendo a referto Klay Thompson con 20 punti e Stephen Curry con 24 punti, subiscono così la quinta sconfitta stagionale alla Oracle Arena.

NBA HIGHLIGHTS 9 GENNAIO 2013

[jwplayer config=”120s” mediaid=”166397″]

Latest

Francesco Totti e Ilary Blasi si dicono addio

Sembrava che la stampa non aspettasse altro che la...

Stranger Things 4 – Vol. 2: la recensione degli ultimi due episodi

L’1 luglio Netflix ha rilasciato gli ultimi due episodi...

Juve, sia meno popolare e più popolana

A pochi giorni dall'inizio ufficiale del mercato, per la...

Casablanca e Giusy Ferreri insieme per “Siamo in America”

I Casablanca lanciano il loro quarto singolo, presente nell’album...

Newsletter

spot_img

Don't miss

Francesco Totti e Ilary Blasi si dicono addio

Sembrava che la stampa non aspettasse altro che la...

Stranger Things 4 – Vol. 2: la recensione degli ultimi due episodi

L’1 luglio Netflix ha rilasciato gli ultimi due episodi...

Juve, sia meno popolare e più popolana

A pochi giorni dall'inizio ufficiale del mercato, per la...

Casablanca e Giusy Ferreri insieme per “Siamo in America”

I Casablanca lanciano il loro quarto singolo, presente nell’album...

Justin Bieber, tour sospeso a causa dei problemi di salute

Justin Bieber ha parlato apertamente ai suoi fan, raccontando...
Federico Pisanu
Federico Pisanu
Inseguo il sogno di lavorare avendo soltanto una tastiera ed una connessione internet. Ho un sito e due famiglie: la mia, e quella del Pallonaro
spot_imgspot_img

Francesco Totti e Ilary Blasi si dicono addio

Sembrava che la stampa non aspettasse altro che la notizia più "ghiotta" dell'estate, ossia il divorzio di Ilary Blasi e Francesco Totti. Le voci...

Stranger Things 4 – Vol. 2: la recensione degli ultimi due episodi

L’1 luglio Netflix ha rilasciato gli ultimi due episodi della quarta stagione di “Stranger Things” (qui trovi la recensione dei primi otto). È già...

Juve, sia meno popolare e più popolana

A pochi giorni dall'inizio ufficiale del mercato, per la Juve, si accostano tanti nomi ma manca quello del suo 12mo uomo in campo. E' ormai...