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NHL, Stanley Cup: Trionfa Boston, Vancouver demolita 4-0

   

© Bruce Bennett/Getty Images
Dopo ben 39 anni di attesa, i Boston Bruins ritornano sul tetto del Mondo dell’hockey: i gialloneri battono nella decisiva gara 7, a Vancouver, i rivali dei Canucks, stra-favoriti secondo molti addetti ai lavori alla vittoria finale, per 4-0. Un risultato ineccepibile ed indiscutibile (e questo vale anche nel complesso, per quello che abbiamo potuto vedere nel corso delle partite precedenti) che ha scatenato la gioia dei tifosi dei Bruins e mandato nella disperazione i tifosi canadesi, sentimento poi sfociato in deprecabili atti di vandalismo e guerriglia in città con macchine rovesciate ed incendiate, vetrine mandate in frantumi, negozi distrutti e saccheggiati, e per finire lanci di bottiglie contro gli agenti che tentavano di ristabilire un minimo di ordine, episodi già visti nel 1994, quando Vancouver era stata sconfitta in finale dai New York Rangers, anche allora in gara 7. Ci sarebbe, secondo le fonti anche un ferito. Il sindaco della città, Gregor Robertson si è anche scusato per gli incidenti causati dalla follia dei tifosi Canucks.     Partita bellissima perchè i padroni di casa partono benissimo ma uno straordinario Tim Thomas nega più volte la gioia del goal a Vancouver. Il goalie di Boston sembra un muro a protezione della sua porta e ripartendo in contropiede i Bruins passano addirittura in vantaggio: la rete è siglata da Patrice Bergeron che batte Luongo con un tiro preciso che termina prima sul palo e poi si infila alle spalle dell’estremo difensore canadese. Il vantaggio degli ospiti però non demoralizza Vancouver che prova con ogni mezzo a riequilibrare il match ma Thomas è insuperabile e così Boston trova anche il raddoppio nel secondo quarto con il rookie Brad Marchand. Per i Canucks è una mazzata terribile perchè poco dopo pur essendo in superiorità numerica i canadesi subiscono anche la rete del 3-0 ad opera ancora di Bergeron anche se le responsabilità di Luongo sono evidentissime. I padroni di casa iniziano a sentirsi impotenti nei confronti degli avversari: alla fine del secondo periodo sono 21 i tiri scagliati contro Thomas senza riuscire a segnare mentre i Bruins con soli 13 tiri ottengono ben 3 goal. Nell’ultima frazione è quasi commovente la prova dei Canucks che provano in tutti i modi il disperato assalto per un miracoloso recupero ma Thomas non concede nulla ed a 2 minuti dalla fine arriva il sigillo finale ancora di Marchand. Delirio a Boston, sconforto invece sugli spalti di Vancouver, il tempo scivola via veloce e lascia spazio alla gioia irrefrenabile dei gialloneri. Thomas viene premiato come M.V.P. delle finali con il Conn Smythe Trophy ed i numeri dimostrano il suo valore: il goalie 37enne dei Bruins, dopo aver chiuso la regular season diventando il portiere numero 1 della storia della NHL, migliorando la percentuale di salvataggi che apparteneva a Dominik Hasek (portiere paratutto dei Sabres degli anni 90), termina gara 7 con 37 parate diventando il goalie che ha fatto più parate in una post season (ben 798) ed in una serie di finale (238). E’ il primo portiere nella storia della Lega a vincere una gara 7 di Stanley Cup con uno shutout, concedendo solo 8 goal ai Canucks in 7 partite. Numeri da record che dimostrano l’importanza del goalie per la sua squadra. Ma un elogio va anche al resto del team, a partire da Bergeron e Marchand (decisivi in questa gara con una doppietta a testa) passando per l’ultra-quarantenne Recchi (al suo terzo trionfo) che poco dopo ha annunciato il ritiro da vincente, per finire al capitano Zdeno Chara (che ha alzato al cielo il trofeo che spetta ai Campioni NHL), ed ai soliti noti Ference, Krejci, Lucic, Ryder, Seguin. Nota di merito anche all’allenatore Julien che esce nettamente vincitore dal confronto con il collega Vigneault. I Canucks si interrogano sulle prestazioni poco efficienti di R0berto Luongo, ma a deludere sono un pò tutti, in primis i gemelli Sedin, trascinatori nella regular season, ma apparsi decisamente sottotono in Finale. Improvvisamente Boston cancella i brutti ricordi dei playoff dello scorso anno quando entrò nella storia dalla parte sbagliata facendosi rimontare da 3-0 a 3-4 dai Philadelphia Flyers (nettamente inferiori) pur avendo il vantaggio del fattore campo (solo altre 2 volte nella storia della Lega era riuscita una rimonta simile ma mai nei tempi moderni). Un anno dopo tutto è dimenticato: i Bruins entrano nella leggenda, ora, dalla parte giusta e dopo quasi 40 anni di attesa diventano i Campioni del Mondo per la sesta volta! Stanley Cup, 15 giugno 2011 Vancouver Canucks-Boston Bruins 0-4 LE SERIE DELLA FINALE Vancouver Canucks (1)-Boston Bruins (3) serie 3-4 Bruins (BOSTON VINCE LA STANLEY CUP)

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