E’ da quando sono emerse le accuse che Nicole Minetti si discolpa, dichiarando che sono stati Lele Mora ed Emilio Fede a portare Karima El Mahroug ad Arcore, nella villa di Silvio Berlusconi. Da lì è scoppiato il celebre Rubygate, ancora si va avanti e se ne parla di continuo ma adesso l’avvocato della Minetti, Daria Pesce, difende la consigliere regionale nella sua memoria difensiva, depositata a Milano. Le prove che Ruby non sia arrivata ad Arcore grazie alla Minetti, ci sono tutte, perché la ragazza marocchina ha sempre raccontato diaver incontrato Emilio Fede, che l’avrebbe poi condotta da Lele Mora e successivamente sarebbe arrivata ad Arcore.
Nicole Minetti non ha mai favorito rapporti tra Ruby e Silvio Berlusconi. […] In conclusione Nicole Minetti non ha portato la prima volta ad Arcore Karima El Mahroug, non ha mai consegnato alla stessa denaro o altre utilità e non ha mai ottenuto alcun vantaggio dagli asseriti rapporti che la minore avrebbe avuto con il Presidente, così come non li ha mai ‘favoriti’, anzi. Non si comprende pertanto come le possa venir contestata anche solo una delle tre diverse fattispecie autonome del reato di cui all’art. 600 bis c.p.: ovvero l’induzione, lo sfruttamento e infine il favoreggiamento che ‘non può certo annoverare condotte rientranti nella categoria normativa dell’omissione.
Intanto Nicole Minetti è stata anche a Roma ed è stata vista in un albergo nei pressi della Camera dei Deputati. Successivamente, accompagnata da un uomo, la Minetti si è fermata nei pressi del Pantehon per prendere un gelato, ma un passante, che evidentemente ha seguito tutte le vicende del Rubygate, ha lanciato qualche insulto alla donna. La notorietà porta anche a questo, nonostante la difesa.