Ospitare un’Olimpiade è un evento che cambia il volto di una città, almeno per un decennio, considerando il periodo di preparazione, l’attesa febbrile e gli anni successivi, considerando il fattore “trampolino di lancio” connesso all’evento che, inevitabilmente, rilancia l’immagine della città, attirando turisti, visitatori, rivitalizzandone – di conseguenza – il tessuto economico nei diversi settori come un vero e proprio “volano” di sviluppo.
Il prossimo mese di Agosto, le Olimpiadi 2012 saranno di scena a Londra, la capitale inglese, ex ombelico del mondo, che ritroverà per un mese circa la centralità di un tempo, con occhi e telecamere puntate su di sè. Un’Olimpiade, quella di Londra, che però racchiude delle tematiche importanti, come quella del rilancio di zone disagiate e periferiche, che dai Giochi riceveranno l’onda lunga delle infrastrutture, della riqualificazione e dello sviluppo.
Ecco, dunque, che in un momento di depressione economica, crisi profonda, sacrifici e dispoccupazione, l’Italia prova a percorrere la strada Olimpica, riponendo parte delle sue speranze sulla possibile candidatura di Roma per l’edizione Olimpica 2020. In tal senso, ben sessanta atleti azzurri, alcuni in attività, alcuni ormai “a riposo”, si sono riuniti per promuovere la candidatura della capitale italiana. Fra questi, alcuni volti notissimi del mondo del calcio, il romanissimo capitano giallorosso Francesco Totti, il portiere juventino Gigi Buffon, ma anche Valentino Rossi, Juri Chechi, Josefa Idem, Valentina Vezzali, Antonio Rossi, Deborah Compagnoni, Federica Pellegrini, Igor Cassina, Fiona May, Alex Zanardi: all’unisono, infatti, hanno deciso di rivolgere un appello al Presidente del Consiglio Mario Monti affichè sottoscriva ufficialmente la candidatura di Roma per l’organizzazione delle Olimpiadi 2020.
In particolare, tale appello sarà reso pubblico con un’ampia diffusione di stampa (in forma di pagina pubblicitaria su ben otto quotidiani, tre generalisti, uno economico e quattro sportivi, ndr) soprattutto grazie all’iniziativa della Fondazione “Roma 2020” presieduta da Aurelio Regina. Dopo l’appello rivolto dai sessanta atleti, al coro si unisca anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, negli ultimi giorni nell’occhio del ciclone per le polemiche legate all’emergenza neve nella capitale, che ha accolto positivamente l’iniziativa dei sessanta campioni azzurri, unendosi alla loro richiesta nei confronti del presidente Monti: anche per Alemanno, infatti, l’Olimpiade sarebbe un’ottima occasione di rilancio per l’intero Paese, che potrebbe beneficiare notevolmente del trampolino di lancio olimpico. Non a caso, secondo il sindaco, l’appello rivolto dai sessanta atleti ed ex atleti, è solo un’amplificazione della volontà di tutti gli italiani che vedrebbero in chiave molto positiva la candidatura della città capitolina, per risollevare l’immagine del nostro Paese.
Oltre al coro degli sportivi e di Alemanno, poi, oggi si aggiunge l’appello del mondo della cultura e dello spettacolo, con 28 illustri esponenti, fra cui i premi Oscar Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone, oltre che Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Raoul Bova, Alessandro Gassman, Claudia Gerini, Max Giusti, Carlo Verdone, Valeria Solarino, Riccardo Scamarcio, Enrico Brignano, Carlo Conti, Antonella Clerici, Milly Carlucci, Gigi Proietti, Antonello Vneditti, che provano a persuadere il Presidente Monti sulle note della più celebre canzone italiana di tutti i tempi, ossia “Volare” di Modugno, affinchè l’Olimpiade italiana non sia un “sogno che non ritorni mai più” e consenta all’Italia di tornare, a “Volare”.