Quarta e ultima parte del nostro super pagellone inerente al 2011 delle squadre che partecipano alla Serie A [PRIMA PARTE – SECONDA PARTE – TERZA PARTE]. Qui vengono trattate le annate insufficienti di Palermo e Parma, quelle di Roma e Siena non rimandate e quella meravigliosa dell’Udinese che continua a stupire.
Palermo 4: la squadra isolana è la peggiore della classe in questo pagellone di fine anno, le partenze importanti subite in estate, vedi Pastore e Sirigu, non sono state attutite dalla squadra che rimasta senza due pezzi fondamentali della rosa s’è ritrovata molto indebolita. Uscita subito dalle coppe faticosamente conquistate nello scorso campionato, s’è ritrovata come unico obiettivo il campionato, dove però non sta rendendo per quanto sperato, arrivando a conquistare punti importanti solo in casa e racimolando fuori casa magre figure anche in campi di avversarie tecnicamente inferiori, almeno sulla carta. Il punto di forza dopo la partenza di Pastore è rimasto solo capitan Miccoli, mentre chi sta deludendo le aspettative è Josip Ilicic che ad oggi sta facendo rimpiangere il collega argentino passato al Psg.
Parma 4,5: dopo i fasti del grande Parma, veder lottare ogni anno i gialloblu per la salvezza non è proprio il massimo, anche l’anno scorso i ducali si sono salvati raggiungendo un modesto 12°posto. Nel campionato in corso le cose hanno ripreso lo stesso andazzo di quello passato con la squadra guidata da Colomba impegnata a lottare sempre nella zona bassa della classifica, alternando prestazioni lodevoli, figlie sopratutto delle invenzioni dei singoli talenti, a prestazioni a dir poco imbarazzanti. Il solo Giovinco, non può bastare a superare le difficoltà che un campionato insidioso come nostro può nascondere, pur essendo il talento piemontese la punta di diamante di tutta la rosa a disposizione di Colomba.
Roma 6: la rifondazione cominciata durante la scorsa stagione con l’avvento degli americani, faceva presupporre ad un inizio di stagione migliore rispetto a quanto visto, ma la sufficienza piena è dettata dal fatto che potenzialmente se a Roma si deciderà di dar fiducia al progetto a lungo termine del tecnico spagnolo Luis Enrique, si potranno vedere grossi risultati, Si tratta di una sufficienza sulla fiducia per una squadra che potrà rivelarsi una piacevole sorpresa nella seconda parte della stagione. I gioielli di casa sono tanti ma chi sta garantendo quantità e qualità nel rendimento è Osvaldo, che a differenza del tanto acclamato Bojan, si sta guadagnando a suon di gol la fiducia del proprio tecnico.
Siena 5,5: Risalita con pieno merito in serie A, guidata dall’attuale tecnico della Juventus, Antonio Conta, la squadra toscana sta avendo qualche difficoltà in questo campionato dove purtroppo la robur, affidata in estate a Sannino, si ritrova a lottare con affanno e per il momento con scarsi risultati, per ottenere punti decisivi per raggiungere una salvezza che sembrerebbe alla portata dell’organico. L’arrivo durante la scorsa sessione di mercato di un centrocampista di qualità come D’Agostino e di un giovane di prospettiva, come Mattia Destro, parevano aver risolto i problemi in zone cruciali del campo, ma lo scarso rendimento di entrambe sta condizionando e non poco tutto l’apparato tattico dei bianconeri.
Udinese 8: conquistata con grande merito la qualificazione ai preliminari di Champions nella scorsa stagione, quest’anno i friulani hanno provato a raggiungere la tanto agognata fase a gironi, trovando purtroppo sulla loro strada un avversario ostico come l’Arsenal. Gli uomini di Guidolin, hanno però dimostrato, nonostante la perdita di pedine importanti come Zapata e Sanchez, di saperci fare sia in campionato, dove lottano a tutt’oggi per piazze ben più gloriose del quarto posto, sia in Europa League, dove hanno conquistato una complicata qualificazione ai sedicesimi di finale della seconda competizione europea, il tutto investendo, come tradizione vuole, su giovani promesse provenienti da diversi continenti e dando dimostrazione di bel gioco. A guidare questa baby generation un capitano di lungo corso, che ha rinunciato a piazze ben più blasonate per rimanere in provincia e diventare protagonista assoluto come bomber di razza, stiamo parlando di Totò Di Natale. Per lui parlano i numeri due volte di fila capocannoniere del campionato e quest’anno già attestato a quota 11 reti alle spalle dello straordinario Denis di questo inizio stagione.