Dopo “Il Divo” Paolo Sorrentino potrebbe tornare a parlare di un personaggio della politica italiana, amato e odiato dal popolo italico, Silvio Berlusconi.
Con “The young pope” ha ottenuto un grande successo di critica alla Mostra del Cinema di Venezia, ma secondo quanto riporta Variety il regista premio Oscar per “La grande bellezza” sarebbe già la lavoro su una nuova sceneggiatura. Niente film internazionale, la nuova opera sarà in italiano e il titolo dovrebbe essere “Loro“. Nell’articolo viene sottolineata anche l’assonanza con “l’oro”, ma per il momento non si sa moltissimo sul nuovo script.
Paolo Sorrentino e Silvio Berlusconi
Le riprese del film, come riporta Variety, dovrebbero iniziare nell’estate del 2017, fino ad allora il regista si dedicherà alla stesura della sceneggiatura. Nell’articolo si legge anche che il film dovrebbe raccontare la vita di Berlusconi ma senza sterili criticismi, inoltre fa un breve ritratto del personaggio:
Berlusconi, che compie 80 anni questo mese, dovrebbe lasciare l’arena della politica dopo più di due decenni sotto i riflettori, durante i quali è stato quattro volte Primo Ministro e ha segnato un’era nella vita del paese. Ha subito un’intervento a cuore aperto a luglio e ad agosto ha venduto la sua squadra, il Milan, simbolo del suo successo, a un gruppo cinese.
Alla produzione di “Loro” dovrebbe esserci la Indigo Film, attualmente l’attenzione è tutta rivolta a “The young pope” con Jude Law, la miniserie andrà in onda il prossimo 21 ottobre su Sky Atlantic. Oltre all’Oscar per “La grande bellezza”, Paolo Sorrentino ha diretto “Youth – La giovinezza” e “This must be te place”, entrambi film con star internazionali del calibro di Michael Caine e Sean Penn. Il suo debutto alla regia risale al 2001 con “L’uomo in più”, dopo il quale ha sfornato una serie di successi, compreso “Il divo”, incentrato sulla controversa figura di Giulio Andreotti. Per quanto riguarda Silvio Berlusconi, come fa notare anche Variety, si era occupato della sua figura anche Nanni Moretti ne “Il caimano”, in cui la satira colpisce sì Berlusconi ma ancor di più gli italiani e l’effetto che la sua politica ha avuto su di loro.