Viaggio al termine di un juke-box, il più grande del mondo: Napoli, scrigno di canzoni, leggenda che inizia con il mito delle Muse. Canzoni e cantanti, musicisti e poeti, personaggi reali e leggendari sono i protagonisti di un film che attraversa una delle metropoli più belle, famose e controverse del mondo. L’occhio straniero, ma non troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa la città e le sue musiche, dal Canto delle lavandaie del Vomero del Duecento a Napul’è di Pino Daniele, rievoca storie lontane e miti vicini, alterna l’amarcord alla ricostruzione, la sceneggiata al videoclip, la storia della canzone alle storie che le canzoni narrano e nascondono. Immagini delle grandi voci di un passato ormai remoto si sovrappongono a quelle di interpreti moderni, capaci di proseguire una tradizione gloriosa, ricreandola e rinnovandola. Così la voce di Mina apre la strada a quella di Pietra Montecorvino, e le sperimentazioni di Raiz, Almamegretta e M’Barka Ben Taleb incorniciano l’incontro di Massimo Ranieri con Lina Sastri; tra gli exploit di Fiorello e Gennaro Cosmo Parlato e le memorie in musica di Avion Travel, Peppe Barra e James Senese. Un’orchestra d’eccezione per un repertorio che parla di amore, sesso, gelosia, immigrazione, protesta. Ogni canzone si trasforma in una piccola sceneggiatura, una cartolina sentimentale spedita da una città e dalle forze che la muovono. John Turturro propone nelle sale italiane il documentario musicale “Passione” che coinvolge tra gli interventi artisti importanti del panorama della musica italiana: Mina, Spakka-Neapolis 55, Avion Travel, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri, Misia, Lina Sastri, M’barka Ben Taleb, Peppe Barra, Gennaro Cosmo Parlato, Angela Luce, Max Casella, Raiz, Fausto Cigliano, Rosario Fiorello, Fiorenza Calogero, Daniela Fiorentino, Lorena Tamaggio, Enzo Avitabile, Pino Daniele, James Senese. Dal 22 ottobre in sala, “Passione” è un viaggio nel mondo della musica del nostro Paese a partire dall’affascinante e controversa città di Napoli. Sono stato privilegiato a dirigere il film – ha spiegato il regista – Ne ho girati molti nella mia carriera ma la quantità di talento che c’è in ‘Passione’ mi ha lasciato di stucco. A Napoli avete tante cose che vi invidiano come la vitalità, malgrado sia una città complicata. Su come la gente affronta le difficoltà, c’è solo da imparare.