Dichiarazioni forti quelle di Cesare Prandelli che, durante la consueta conferenza stampa alla vigilia della partita di campionato contro l’Udinese, ha risposto alle parole del presidente Diego Della Valle dei giorni scorsi la quale esortava il tecnico viola di dire pubblicamente che nella prossima stagione non andrà alla Juventus:
“Sono molto amareggiato, le parole di Diego Della Valle sono come un licenziamento. Io le ho scelte le ho fatte quando ho rinnovato il contratto. Vorrei continuare a inseguire i miei sogni qui a Firenze. Ma le condizioni ci sono? O i programmi sono cambiati e il sogno è stato rimandato? I progetti della società sono legati alla Cittadella. Bisogna guardarsi negli occhi con la massima chiarezza. Io voglio vincere domani contro l’Udinese, poi voglio vincere con il Parma. Io voglio vincere“.
La questione spinosa è la realizzazione della Cittadella Viola, progetto alla quale Prandelli ha posto come necessaria condizione per poter rimanere a Firenze:
“Sono un professionista, faccio un lavoro in cui sogno di vincere qualcosa. Il dottor Della Valle con me è sempre stato chiaro: due anni fa mi ha detto che con la Cittadella saremmo stati competitivi, altrimenti avremmo dovuto rivedere i programmi. Senza la Cittadella poi non possiamo sognare e non penso che il progetto verrà realizzato ma questo non significa che io non creda nella Fiorentina. Non credo nella Cittadella: ci sono voluti 5 anni per i campini…. Io ho fatto due anni fa una scelta di vita e la rifarei con gioia, ma ci vuole chiarezza. Se c’è volontà di continuare a coltivare questo sogno, che può essere anche rimandato o messo da parte, allora si parla della volontà di rinnovare per tanti anni.
Io non ho preso contatti con nessuno, non ho firmato con nessuno. Se la Cittadella ci sarà allora non prenderò in considerazione altre proposte, altrimenti sono un professionista e sono pronto ad ascoltare tutti“.