La famiglia reale britannica desta molta curiosità e può capitare che alcune persone perdano il controllo e siano ossessionate da alcuni personaggi.
Contrariamente a quanto vorrebbe il cantante Morrissey, che ha lanciato una copertina dell’album provocazione per la famiglia reale, c’è chi è così interessato alla loro vita da arrivare allo stalking. Potrebbe essere il caso della donna che ha tentato di introdursi nella scuola che frequenta il Principe George. Il figlio del Principe William, Duca di Cambridge, e di Kate Middleton, Duchessa di Cambridge, da pochi giorni ha iniziato a frequentare la Thomas’s School di Battersea, a Londra.
Le foto del bambino accompagnato dal papà il primo giorno di scuola hanno fatto il giro del mondo. Come ormai sappiamo, George piace moltissimo ai sudditi britannici e non solo. Forse proprio per la curiosità destata dalla presenza di George, una donna ha tentato per due volte di introdursi nella scuola. Non ha avuto alcun contatto con nessuno dei bambini, è stata fermata in tempo e al secondo tentativo il 13 settembre è stata arrestata. Tutto quello che si sa è che dovrebbe avere circa 40 anni, la scuola si è subito mobilitata per intensificare i controlli. Un episodio del genere, vista la risonanza mediatica della famiglia reale, era anche prevedibile. La polizia locale ha rassicurato, dicendo:
Stiamo lavorando con la scuola, che è frequentata da sua altezza reale il principe George, per rivedere le misure di sicurezza dopo l’incidente.
In ogni caso, tutto è andato per il meglio. Le foto del primo giorno di scuola del Principe George sono state diffuse in via ufficiale da Kensington Palace. Si è notata, ovviamente, l’assenza di Kate Middleton, ma la Duchessa aveva già annunciato che avrebbe saltato alcune apparizioni pubbliche per via dei problemi legati alla gravidanza. Lei e William hanno annunciato nelle settimane scorse di essere in attesa del terzo bebè, il piccolo George e la sorellina Charlotte stanno vivendo sicuramente un momento molto entusiasmante e pieno di novità.
Foto via Twitter / Kensington Palace