“Il signore degli anelli – Il ritorno del re” è il terzo film della trilogia di Peter Jackson tratta dal leggendario romanzo di John Ronald Reuel Tolkien.
Uscito nelle sale negli Stati Uniti il 17 dicembre 2003 ed in Italia il 23 gennaio 2004 (con anteprima nazionale il 22 gennaio) rappresenta uno dei maggiori incassi cinematografici di sempre. Il film si apre con il passato di Gollum, per poi spostare l’azione nel presente dove Gandalf, Théoden, Aragorn, Gimli e Legolas recatisi a Isengard, la trovano distrutta dagli Ent, e qui si riuniscono a Merry e Pipino. Sconfitto Saruman, mentre tutti dormono, Pipino cerca di dare un’occhiata nel palantír, attirando così l’attenzione di Sauron. Gandalf riesce a fermarlo in tempo, ma decide di partire per Gondor e porta con se Pipino per tenerlo d’occhio. Arrivati a Minas Tirith, Gandalf cercano di convincere il sovrintendente Denethor a prepararsi per l’attacco di Sauron, senza successo. Una volta messo da parte Gandalf organizza le difese, ma l’attacco degli orchi è devastante e riescono ad irrompere nella città.
Nel frattempo Aragorn e ciò che rimane della Compagnia dell’Anello cercano di ottenere l’aiuto dell’esercito dei morti e durante la battaglia finale, decidono di sferrare un attacco frontale a Mordor, nella speranza di distrarre Sauron da Frodo, che accompagnato da Sam deve ad ogni costo distruggere l’anello.
Confermando la maggior parte del cast, Elijah Wood (Frodo Baggins), Ian McKellen (Gandalf), Viggo Mortensen (Aragorn), Sean Astin (Samvise “Sam” Gamgee), John Rhys-Davies (Gimli), Billy Boyd (Peregrino Tuc ”Pipino”), Dominic Monaghan (Meriadoc Brandibuck), Orlando Bloom (Legolas), Sean Bean (Boromir), Christopher Lee (Saruman), Hugo Weaving (Elrond), Liv Tyler (Arwen) e Cate Blanchett (Galadriel), con l’aggiunta di Bernard Hill (Théoden) e di Miranda Otto (Éowyn) ed anche Andy Serkis (Gollum/Sméagol), il film chiude oltre che una trilogia cinematografica, un’epoca. Nel momento storico in cui finalmente la storia degli Hobbit che salvarono la Terra di Mezzo si concluse, non c’erano molti film in circolazione che facessero gridare al miracolo. Aprendo una nuova età dell’oro per il cinema, “Il signore degli anelli – Il ritorno del re” pose contemporaneamente l’ultima pietra di una costruzione immensa e la prima di una ritrovata fiducia nel cinema grande e fatto con la massima cura.
La storia di Tolkien appassiona da generazioni i lettori e come già accaduto per “La compagnia dell’anello” e “Le due torri“, anche “Il ritorno del re” ha mantenuto intatto il rispetto e l’affetto per l’opera originale, pur con le dovute differenze. In più come responsabilità, rispetto ai precedenti capitoli della saga, aveva la responsabilità di dover portare degnamente a conclusione una tale enorme narrazione, senza perdere in potenza narrativa e visiva e come tutti hanno potuto constatare, anche in questo la pellicola non ha deluso le aspettative.
Le musiche a cura Howard Shore hanno accompagnato l’intera trilogia e non hanno mancato il bersaglio neanche in questo capitolo finale dove ha davvero dato il massimo, accompagnato da Enya, David Long, Steve Roche e Janet Roddick.
Premiato dal pubblico e dalla critica, “Il signore degli anelli – Il ritorno del re” si è accaparrato ben undici Oscar, facendo raggiungere alla trilogia lo strabiliante risultato finale di diciassette statuette, un vero record. In conclusione un film irrinunciabile, di un valore indiscutibile. Splendido.
Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata; qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra compagnia. Non vi dirò “Non piangete”… perché non tutte le lacrime sono un male!
Voto:
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