Opera prima di Scott Charles Stewart, regista che ha poi in seguito nuovamente collaborato con Paul Bettany per l’adattamento del manhwa “Priest”, “Legion” è un film di stampo apocalittico che rimescola le carte della religione e della fede.
Mancano pochi giorni a Natale, e in una tavola calda nel bel mezzo del deserto si incrociano i destini di 7 persone. Tra queste c’è Charlie (la Adrianne Palicki di “Friday Night Lights”), una ragazza incinta che fa la cameriera e che in questa gravidanza, viene aiutata dalla sua unica famiglia, ovvero i suoi colleghi e il suo capo Bob (il sempre o quasi fantastico Dennis Quaid). Lei non sa di essere parte di un disegno più grande: suo figlio infatti è l’ unica speranza per la rinascita del genere umano, e Dio ha ordinato al suo esercito, gli Angeli, di uccidere lei e tutti gli esseri viventi, per purificare il pianeta e dare il via ad una “rifondazione”.
L’ Arcangelo Michael (Paul Bettany) disubbidisce agli ordini del Signore e, dopo essersi tagliato le ali, si reca dalla ragazza per salvare il futuro Messia. E’ iniziata l’ Apocalisse e lui vuole a tutti i costi fermarla.
Ad una prima lettura della trama, richiami al film “Constantine” con Keanu Reeves ed alla serie televisiva “Supernatural” possono subito venire alla mente, ma “Legion” si presenta in maniera totalmente diversa.
Michael, unico dei suoi simili ad avere ancora fiducia nel genere umano, viene descritto come una sorta di “invincibile” del regno celeste, che spara colpi all’impazzata e stende i suoi nemici con un solo pugno. Il suo avversario Gabriel (Kevin Durand) è completamente l’ opposto, mantenendo l’ iconografia classica dell’ angelo guerriero in armatura che usa armi bianche e vola sbattendo le ali.
In un luogo deputato veramente apocalittico quale il deserto californiano, si svolge l’azione di questo action fantasy che, sin dal primo colpo di pistola, ci immerge in un clima degno dei migliori Survival Horror, riprendendo temi dai più innovativi film d’ azione dell’ ultimo decennio. Gli Angeli vengono presentati come esseri mostruosi, dai denti aguzzi simili a quelli degli squali, e senza pietà nei confronti di uomini, donne o bambini. Più che angeli possono ricordare gli orribili vampiri di “30 Giorni di Buio” di David Slade.
Un cast essenzialmente giovane e di medio livello, che oltre a Bettany, Quaid, Durand e la Palicki, vanta gli ex “Fast And Furious” Lucas Black e Tyrese Gibson, e famose attrici di serial televisivi come Kate Walsh (Grey’s Anatomy, Private Practice) e Willa Holland (The O.C., Gossip Girl). Da evidenziare un cameo di Doug Jones, attore maestro del travestimento che nella pellicola interpreta un inquietante gelataio posseduto.
L’ idea di base non è certamente male, ma è stata forse sviluppata in malo modo. La mancanza di fiducia dell’ uomo nei confronti di Dio è sempre esistita, ma che succederebbe se Dio perdesse veramente la fiducia negli esseri umani? Come reagirebbe l’ umanità se la sua più grande speranza si convertisse nella più orribile minaccia? Le parole di Michael forse ci danno risposta:
…tuttavia in mezzo a tutta questa oscurità vedo delle persone che non si fanno piegare, vedo delle persone che non si arrenderannno anche se vedranno sfiorire la speranza,delle persone che intuiscono che perdersi non è lontano dal ritrovarsi…
Voto:
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