E’ diventato oramai un appuntamento cult per gli appassionati del supporto fisico, vuoi il classico compact-disc vuoi il vinile. Parliamo del Record Store Day arrivato alla sua quarta edizione e vede quest’anno come ambasciatore ufficiale Iggy Pop, storico leader e frontman degli Stooges. Si festeggia il terzo sabato del mese di Aprile di ogni anno e vide gli albori nel 2007 quando Chris Brown fondatore del progetto nonchè commesso di un negozio indipendente di supporti fisici negli Stati Uniti pensò di dedicare una giornata ogni anno agli oltre 700 negozi indipendenti negli Stati Uniti che vendevano e distribuivano musica, accompagnati all’occorrenza dagli altrettanti negozi indipendenti nel mondo. Il risultato è che, arrivato alla quarta edizione, è l’appuntamento più atteso per gli appassionati di musica, quelli che amano il supporto fisico per intenderci. Inoltre, ogni anno si intensificano le iniziative dei negozi partecipanti, e i risultati sono sempre a livelli medio-alti nonostante la crisi del mercato discografico a discapito del digital download e della musica in streaming – da molti considerato (e non a torto) la nuova frontiera musicale del futuro.
Nonostante tutto però i veterani affezionati al vinile affollano i negozi, e le etichette discografiche per l’occasione non mancano di iniziative, come ad esempio l’etichetta Foolica che quest’anno proprone ai consumatori un’iniziativa interessante: se questi acquistano un disco con l’etichetta Foolica in un negozio che aderisce al Record Store day, mandando una mail all’indirizzo che trovate sul sito inserendo una foto con cd acquistato e scontrino, avranno la possibilità di scegliere un altro cd nel catalogo Foolica ricevendolo direttamente a casa gratuitamente.
Così, mentre la precedente edizione, quella del 2011, ha visto come ambasciatore ufficiale Ozzy Osbourne leader e frontman dei Black Sabbath, quest’anno è il turno di Iggy Pop che proprio oggi festeggia il suo sessantacinquesimo compleanno. Proprio l’Iguana (cioè Iggy Pop) per l’occasione ha rilasciato un’intervista in cui non disdegna di criticare i giovani e moderni rocker per mancanza di autenticità. Ancora alcune parole sui talent show che oramai impazzano nelle tv e la nostalgia per i negozi di dischi degli anni ’60 e ’70 dove chi entrava poteva trovare di tutto: ad ognuno i suoi gusti. Per l’occasione, inoltre, molti artisti di fama internazionale come Eddie Vedder dei Pearl Jam, i Coldplay, David Bowie e gli Arcade Fire – giusto per citarne alcuni – partecipano all’inziativa con Bruce Springsteen che ha chiesto ai fan di acquistare il cd “Wrecking Ball” (il suo ultimo lavoro uscito lo scorso 6 Marzo) in uno dei negozi del mondo che partecipano all’iniziativa e non nelle catene della grande distribuzione.
E proprio l’ambasciatore, cogliendo al volo l’occasione (come già accennato) ha esposto il proprio punto di vista in merito al panorama musicale odierno, oramai troppo dedito alla sola forma a discapito della sostanza. Parole dure e senza mezze misure, azzardiamo col dire – parole Rock! Che poi, se pronunciate da chi per davvero ha vuto la fortuna di nascere vivere e crescere nell’epoca in cui tutto ha preso vita e forma, gli anni in cui il rock e il blues (e all’occorrenza anche il genere country) si respiravano a pieni polmoni dando quel tocco di vitalità a cui oggi i veterani nostalgici fanno ancora riferimento, allora le parole fanno ancora più effetto! Si è consapevoli cioè che quelle son parole crude nude e sincere, non celate dietro un falso bigottismo e perbenismo, ben mescolati all’occorrenza dall’ipocrisia delle case discografiche che oramai sull’orlo di una crisi di idee più che finanziaria! Tradotto: è vero che chi è dotato di uno spiccato senso critico sa bene a cosa ci si riferisce, ma in linea con i tempi moderni le parole citate da un personaggio di rilievo pubblico sortiscono maggior effetto sul pubblico
Il corpus del messaggio, rigorosamente in lingua americana, lo si può apprezzare sul sito ufficiale del record store day dove Iggy Pop con un videoclip di 10 minuti e più dice quel che pensa. In sostanza questo il contenuto del messaggio:
“Penso ci siano periodi, come quello in cui viviamo, in cui il gioco è manipolato verso prodotti che contengono musica, un po’ come quei drink a basso costo che trovi in un cattivo supermercato dove l’etichetta dice “Contiene il 10% di succo”. C’è molta roba là fuori con un po’ di musica dentro”, ha aggiunto, “e penso che sia ok, ma mi ricorda quanto fosse stato brutto guardare “American Bandstand” negli anni ’50 e vedere tutte quelle infinite, vigliacche imitazioni senza palle di Elvis che l’industria americana aveva deciso di spingere sui ragazzi – (ndr)“.
Parole poi di elogio per tutte le persone che partecipano e parteciperanno alle prossime edizioni del Record Store Day, con un velato rimando alla sua adolescenza, dove non esistevano modelli omologati e scontati, dove le persone non erano schiave di ideologie alla moda e facili entusiasmi (parafrasando le parole di una celebre canzone di Lucio Battisti) e dove era possibile avere e formare una propria personalità, esprimersi al meglio e dove i giovani ragazzi che sognavano di fare rock’n’roll lontani da qualsiasi convenzione, entravano e si perdevano nei negozi indipendenti di dischi ed ascoltavano, sperimentavano e sognavano sulle note che fuoriuscivano dalle casse collegate ai vecchi giradischi.
Speriamo che comunque continui ad esserci in questo mondo qualcuno che, seppur proiettato verso il futuro prossimo, abbia il coraggio di non perdere la bussola che ci lega alla terraferma.
Iggy Pop – Video Presentazione Record Store Day 2012
Iggy Pop – Reminiscence from Record Store Day on Vimeo.