Rivedere in tv Sarah Michelle Gellar, la mitica “Buffy l’ammazzavampiri“, è sempre un piacere. Dalla fine dell’amato serial di Joss Whedon, Sarah ha inanellato filmetti e filmacci (soprattutto horror) che la restituivano ai suoi fans appannata, molto diversa dalla frizzante biondina tutta paletti e calci in faccia che avevano imparato ad amare. Adesso Sarah ritorna sul piccolo schermo con “Ringer” (ideato da Eric Charmelo e Nicole Snyder), mistery-drama dalla trama accattivante. Il pilot è andato in onda il 13 settembre 2011 sul network The CW. La trama al momento è alquanto complicata, ed è difficile capire dove gli sceneggiatore vogliano andare a parare. La prima puntata si apre con una classica scena alla J.J. Abrams: una donna in pericolo, un killer mascherato che la insegue dentro una casa vuota, la agguanta, le è sopra, sta per strangolarla. Stacco. Nove giorni prima. Facciamo così la conoscenza di Bridget, ex tossicodipendente sobria da ormai sei mesi che, dopo aver assistito ad un omicidio, diventa la testimone chiave in un importante processo. Nonostante la protezione dell’FBI grazie all’agente Victor Machado, Bridget sa di correre un pericolo non indifferente, decide così di svignarsela, elude la sorveglianza dell’FBI e se ne va a New York. In città si riunisce con la quasi dimenticata sorella gemella Siobhan. Ricca, famosa e sposata con l’affascinante Andrew Martin, Siobhan sembra aver una vita da favola, una vita in cui nessuno sa dell’esistenza di Bridget. Le gemelle sembrano essersi lasciate alle spalle i vecchi dissapori della loro vita passata, in cui si intuisce un dramma mai sopito che coinvolge un bambino (figlio di Siobhan?), finché Siobhan non sparisce nel nulla durante una gita in barca. Bridget sospetta che la sorella si sia suicidata, e ne approfitta per sparire dalla circolazione, prendendo l’identità della sorella. Adesso ha una casa da favola, soldi, un marito, amici, ma viene anche a conoscenza di segreti su Siobhan (e i suoi amici) che potrebbero metterla nuovamente in pericolo. Tutto questo fino all’ennesimo colpo di scena finale dell’episodio (che non vi riveliamo ma che è ampiamente prevedibile). Cast di volti noti al piccolo e grande schermo: Ioan Gruffudd (Mr Fantastic dei “Fantastici 4“) nel ruolo del marito di Siobhan; Nestor Carbonell, il Richard Alpert di “Lost”, qui agente dell’ FBI. A questi si aggiungono Mike Colter, sponsor di Bridget, con una sfilza lunga così di comparsate tra telefilm e film di successo (“Salt”, “Million dollar baby”); Tara Summers, già vista in “Boston Legal”, e Kristoffer Polaha (“Life Unexpected“, “Tru Calling“). Il pilot scorre velocemente e si fa seguire con piacere. Non annoia, (a patto di essere forniti di una incredibile sospensione dell’incredulità), rimane però l’impressione di tanto potenziale (ancora) inespresso, di una serie che potrebbe essere una sorpresa oppure crollare sotto le sue stesse ambizioni. Staremo a vedere come gli sceneggiatori sapranno districarsi in questo dedalo di segreti, doppigiochi, misteri e amori clandestini. Per il momento dunque la nostra valutazione è un sei politico; abbiamo visto nel tempo pilot fulminanti cui poi è seguita una serie disastrosa, e pilot così-così che poi ha generato fenomeni di culto (la stessa “Buffy l’ammazzavampiri“). Staremo a vedere. [starreview tpl=16]