Ancora non è arrivato nelle nostre sale, ma non manca molto. “Robin Hood” uscirà il 12 maggio, anticipato di due giorni, e aprirà il Festival di Cannes.
Il regista Ridley Scott e il protagonista Russell Crowe hanno parlato del film, ed hanno raccontato anche la loro terribile esperienza con il primo script, intitolato “Nottingham“:
Crowe: Quando lessi quello script, non vorrei mancare di rispetto per gli sceneggiatori ma… sembrava di leggere CSI: Shervood Forest. Non ero d’accordo sul girarlo.
Scott: Era terribile, andava riscritto dalla prima pagina. Se decidi di investire su una storia su Robin Hood, perché chiamarla Nottingham? Spenderai l’80% della pubblicità per dare l’informazione allo spettatore, spiegandogli il titolo. Non ha alcun senso.
Lo script ovviamente è stato riscritto e il finale del film è stato lasciato abbastanza vago, in modo da lasciare aperta la possibilità di un sequel. Se il kolossal avrà il dovuto successo, molto probabilmente il progetto prenderà vita:
Scott: Il film mostra l’inizio di come quell’uomo divenne Robin Hood. Non lo si capisce fino in fondo, se non negli ultimi minuti. E’ lì che dici: “Ah! Questo è Robin Hood.”
Diciamo che potremmo presumere che ci sarà un sequel. Onestamente, ho pensato di lasciare il potenziale per un sequel, soprattutto perché è un genere che adoro e che non è mai stato esplorato completamente
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Se realizzassimo un sequel, avremmo un nemico costante, Re Giovanni: avremmo 17 anni di regno da coprire, e la firma della Magna Carta sarebbe l’atto finale per Robin.