Chi ha visto l’acclamato “The Social Network” forse farà un po’ fatica a focalizzare il ruolo di Rooney Mara nel film premio Oscar di David Fincher. La vediamo all’inizio, come la ragazza che lascia Mark Zuckerberg, l’inventore di Facebook, diventato miliardario nel giro di pochissimo tempo.
L’attrice si prepara a fare ritorno in slaa proprio con Fincher nel remake di “Uomini che odiano le donne” e sostiene che “The social network” le abbia cambiato la vita e da allora la sua carriera è cambiata. Certo, avere alle spalle David Fincher che fa da garanzia, fa anche una bella differenza.
Sentivo semplicemente che era diverso da qualunque cosa avessi fatto prima. Dopo quello, sono diventata molto schizzinosa. Non ho lavorato per un anno. Non ho lavorato finché non ho avuto questa parte perché volevo provare a trovare qualcosa che mi potesse appassionare davvero.
Ad appassionarla alla fine è stato il ruolo di Lisbeth Salander, noto personaggio creato da Stieg Larsson nella sua trilogia Millennium, arrivata al cinema nel 2009 con il primo episodio che vedeva Noomi Rapace nei panni della Salander. Questa volta il cast, invece, ha sapore assolutamente hollywoodiano: al fianco di Rooney Mara troviamo Daniel Craig, Robin Wright, Stellan Skarsgård, Christopher Plummer.
La trilogia Millennium ha avuto enorme successo in tutto il mondo, tradotta e pubblicata in oltre trenta Paesi. Purtroppo il suo autore, Stieg Larsson, non ha avuto la possibilità di godere del successo planetario della sua opera, stroncato da un infarto nel 2004 . La sua trilogia pubblicata postuma ha venduto oltre settanta milioni di copie e si prepara a fare ritorno sul grande schermo, per la seconda volta, con un abilissimo regista quale David Fincher, già autore di capolavori quali “Il curioso caso di Benjamin Button” e “Fight Club”, senza tralasciare “The Social Network”, che abbiamo già nominato, e che nel 2010 è stato un vero e proprio fenomeno.