Era da qualche tempo, ormai, che non parlavamo di Karima El Mahroug, meglio nota come Ruby Rubacuori, la giovane marocchina che ha dato vita al Rubygate, di cui il mondo ancora non ha smesso di parlare e sul quale ha avuto inizio l’udienza, con un grande assente: Silvio Berlusconi. A quanto pare la giovane marocchina, che sognava di fare il carabiniere, in realtà ha aspirazioni ben diverse e ce n’eravamo anche accorti da tempo. Arrivata a Milano per le grandi promesse di Emilio Fede e facendo affidamento su Lele Mora, dopo lo scandalo che ha coinvolto il presidente del Consiglio, Karima ha guadagnato bei soldoni tra una discoteca e l’altra, senza dimenticare il ballo delle debuttanti di Vienna. Ruby continua a cercare la fama e stavolta punta ancora più in alto, al regista Woody Allen, che presto girerà il suo nuovo film a Roma. In vista di riprese nella capitale di profumo di soldi in caso di “reclutamento”, la giovane marocchina ha messo le mani avanti, scrivendo una lettera al regista di “Manhattan“:
Gentilissimo Maestro, ho appreso dalla stampa italiana di un Suo interesse nei miei confronti. Ne sono fiera e orgogliosa e spero di non deludere le Sue aspettative. Vorrei incontrarla quanto prima, purtroppo io ancora non ho la possibilità di viaggiare liberamente nel Suo Paese, per noi arabi non è così facile raggiungere gli Stati Uniti. Spero, quindi, che quando Lei sarà in Europa possa contattarmi per prendere un the insieme e discutere del nostro futuro professionale. Lei per me è un mito, ho profondamente amato un suo film, che per me è un cult, si tratta de Il Dittatore dello Stato libero di Bananas, che lei ha girato nel 1971, quando io ancora non ero nata. Come lei ben sa, sono appena maggiorenne, quindi ho visto tutti i Suoi film in dvd.
Una lettera pubblicata dal settimanale Oggi che sembra scritta da una bambina di scuola elementare che si chiede cos’abbia lei in meno della premiére dame Carla Bruni. Il tutto è nato da un semplice scambio di battute avvenuto a Cannes, durante il quale Woody Allen, che presentava “Midnight in Paris”, aveva risposto ad una domanda sulla giovane marocchina, definendola “attraente e affascinante” e forse anche “in grado di recitare”. Da qui al vedere Ruby sul set del prossimo lavoro di Allen, però, ce ne vuole, ma intanto la gente avrà modo e tempo di chiacchierare.