Russell Crowe, attore neozelandese naturalizzato australiano e la moglie Danielle Spencer, cantante, si sono lasciati dopo nove anni di matrimonio.
La notizia data dal Sydney Morning Herald, è stata un vero e proprio “shock” nel mondo dello show business australiano, poiché la coppia era reputata una delle più solide del momento.
Secondo fonti vicine ai due ex coniugi, la separazione, consensuale, sarebbe dovuta alla stretta vicinanza della donna al suo partner nell’edizione australiana dello show ‘Ballando con le stelle‘, Damian Whitewood. Infatti i due sono stati più volte fotografati insieme anche al di fuori dello show, e per questo motivo Crowe era stato visto baciare la moglie all’aeroporto, forse proprio nel tentativo di depistare la stampa sulle voci sulla loro separazione.
Ma purtroppo questo non è servito ed il gladiatore è di nuovo sulla piazza, è ormai ufficialmente un single.
Il premio Oscar, 48enne e Danielle 43enne, hanno due figli, Charles e Tennyson, rispettivamente di 8 e 6 anni. Si erano sposati nel 2003 nella loro tenuta di campagna, dove avevano vissuto per un periodo di tempo, prima di trasferirsi a Rose Bay.
L’attore australiano sarebbe già volato negli Stati Uniti per continuare le riprese di ‘Noè‘, film tratto da un progetto di Darren Aronofsky, dove Crowe è il protagonista principale. L’uscita del film, prodotto da Paramount Pictures e New Regency Productions, è prevista per marzo 2014. Intanto l’ormai ex moglie è rimasta a Sydney con i due bambini.
L’attore, che ha la nomea di avere un carattere burbero ed intrattabile, ha avuto più volte problemi con la legge:
Dico sempre che sono buono e bravo, finché non mi fanno arrabbiare.
A chi gli ha chiesto, in passato cosa gli piacesse di più nel fare l’attore, ha risposto:
Spero che il mio lavoro possa aiutare meglio le persone ad affrontare la propria vita. Mi piace toccare il cuore della gente, arrivare a commuovere le loro anime. Aiutare gli altri per quello che posso. Di sicuro non salverò il mondo recitando, ma già sapere che uno spettatore va al cinema, guarda i miei film e si dimentica almeno per quelle ore dei suoi problemi, mi rende felice.
Purtroppo non è riuscito ad aiutare se stesso.