Arriva dopo tanto averla attesa la sentenza che condanna Sabina Guzzanti a risarcire Mara Carfagna che immediatamente dopo aver resa pubblica la decisione dei giudice del tribunale civile di Roma è stata raggiunta al telefono dal quotidiano la Reppublica, e ha dichiarato con molta soddisfazione:
E’ una sentenza che si commenta da sola. Mi limito solo a dire che la sentenza ha stabilito due principi fondamentali. Il primo è che le intercettazioni di cui si parlava non esistono. Il secondo: la satira non può dileggiare l’onore e la reputazione di un personaggio pubblico.
Sabina Guzzanti dovrà infatti risarcire Mara Carfagna con 40.000 euro. Il tribunale civile di Roma fu chiamato a decidere su un’accusa di diffamazione denunciata dalla stessa Carfagna che allora era il Ministro delle Pari Opportunità in carica. In effetti la popolare comica televisiva attaccò il ministro dal palco della manifestazione “No Cav Day”, in piazza Navona. Ricordiamo cosa disse di cosi tanto scabroso la Guzzanti per meritarsi un’accusa così tanto sconvolgente:
Io non sono una moralista, come ci accusano di essere gli opinionisti che non hanno neanche un vocabolario. Moralista è Casini che è divorziato 3 volte, moralista è Mele, moralisti sono loro, moralisti è una parola che ha un significato e se scrivi su un giornale il significato lo devi conoscere. Io non sono moralista, non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi, ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta lì perché ti ha succhiato l’uccello! Se ne deve andare! Non la puoi mettere da nessuna parte, ma in particolare non la puoi mettere alle Pari opportunità, perché questo è uno sfregio.
Queste furono solo alcune parole pronunciate dalla satirica Guzzanti, in riferimento ssoprattutto alle intercettazione hot del govero Berlusconi. Ora, dopo 4 anni, la comica televisiva è stata condannata per danno morale a 40.000 euro che dovrà dare all’ex ministro, di fatto vincitrice di una battaglia agguerita dopo 48 mesi di noiosa burocrazia.